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Rugby femminile, Mondiali 2022: Nuova Zelanda e Inghilterra, supersfida per il titolo

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Si disputa sabato mattina, con fischio d’inizio alle 7.30 italiane, la finale della Rugby World Cup 2022 femminile e all’Eden Park di Auckland scendono in campo le padrone di casa della Nuova Zelanda e le grandi favorite della vigilia, l’Inghilterra. Una sfida affascinante e che promette i fuochi d’artificio.

Entrambe le formazioni arrivano all’appuntamento imbattute, con le Black Ferns che hanno avuto probabilmente una fase a gironi meno impegnativa (seppur contro tre buone formazioni), mentre l’Inghilterra ha subito dovuto affrontare la forte Francia, prima di chiude con due outsider come Sudafrica e Fiji. Nei quarti di finale, poi, sfide agevoli contro Galles e Australia, mentre in semifinale a soffrire è stata soprattutto la Nuova Zelanda, arrivata a un piazzato dall’incubo dell’eliminazione.

Le statistiche parlano di una sfida che promette grande equilibrio. L’Inghilterra segna di più (239 punti vs 234), ma a parità di mete (38 a testa), con le Black Ferns più pericolose palla in mano (79 offloads a 32; 46 clean breaks a 38 e 785 metri corsi contro i 675 inglesi). Spicca, ovviamente, Portia Woodman, metawoman con 7 marcature sino a ora, ma l’Inghilterra ha tante frecce al suo arco.

Insomma, difficile trovare una vera e propria favorita. Probabilmente l’Inghilterra può puntare su una maggior esperienza nelle sfide decisive e un trend positivo negli ultimi anni, mentre le Black Ferns punteranno sul pubblico amico, ma anche sulla consapevolezza di aver poco da perdere, essendo sulla carta sfavorita. Tutto, però, dipenderà da quanto la Nuova Zelanda riuscirà a far arrivare palla a Woodman e Tui, senza incaponirsi con i pick&roll, dove l’Inghilterra saprà imbrigliare le avversarie.

Foto: World Rugby via Getty Images