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Calcio

Pagelle Arabia Saudita-Messico 1-2, Mondiali calcio 2022: Al Owais paratutto, sorprendente Pineda

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PAGELLE ARABIA SAUDITA-MESSICO 1-2

Arabia Saudita

Al Owais 7: decisivo il suo intervento su Vega ad inizio match, salvando la porta saudita. Un po’ impreciso nelle prese, specialmente in uscita, ma nel complesso il suo giudizio è positivo. Non esente da errori sulla punizione di Chavez, bene sul tentativo di precisione di Lozano da fuori area.

Al Ghannam 6: non spinge molto, anche perché non è assistito a dovere, ma è sempre attento quando bisogna chiudersi, salvando la sua squadra ponendosi tra Pineda e la porta in occasione della chance per il messicano.

Al Amri 5: non fa meglio del compagno di reparto, risultando più falloso di Al Tambakti. Bene nelle palle alte, aiutato anche dalla sua stazza in confronto all’altezza degli attaccanti messicani. Fa peggio nel secondo tempo.

Al Tambakti 5,5: nel primo tempo, il suo compito lo svolge con disinvoltura, non sbagiando alcun intervento dentro la propria area di rigore. Manca qualità in impostazione, non si contano i palloni persi dal centrale saudita. Nella ripresa crolla come del resto tutta la difesa saudita.

Al Boulahi 6: disputa un match concreto senza spunti, non proponendosi mai in avanti ma al contempo senza sbagliare in difesa. E’ costretto ad uscire per un infortunio dovuto ad un contrasto con Lozano. (dal 37′ Sharahili 5,5 : è indirettamente coinvolto nel crollo saudita, non è da sufficienza lo stesso: non riesce a contenere le avanzate di Lozano, nonostante sia entrato dalla panchina.)

Al Hassan 5,5: soffre molto la rapidità di Pineda, perdendo spesso, insieme al suo compagno di reparto Abdulhamid, la marcatura del messicano. Sostituito all’intervallo. (dal 46′ Madu 5,5: rischia l’espulsione per un’intervento da ultimo uomo su Lozano: viene graziato da Michael Oliver.)

Abdulhamid 5,5: come per Al Hassan, il centrocampista è alle prese del brevilineo Pineda, uscendone molto spesso sconfitto sia in velocità che, stranamente, nei contrasti.

Kanno 6: schierato più avanzato rispetto al solito, il centrocampista si rende molto pericoloso con i suoi strappi, che hanno messo in difficoltà i messicani. Sfiora il gol su punizione. Cala nei secondi quarantacinque minuti.

Al Buraikan 5,5: praticamente invisibile, tranne verso la fine del primo tempo dove, lanciato verso la porta si fa rimontare in un batter baleno da Gallardo e infine sfiorando la rete di testa su cross di Al Ghannam

Al Shehri 6: è l’unico giocatore d’attacco che prova a rendersi incisivo, senza però dare nell’occhio. Ammonito a metà del primo tempo per intervento in ritardo. Viene sostituito dopo i due gol subiti dalla sua squadra. (dal 62′ Al-Aboud s.v.:)

Al Dawsari 6,5: paradossalmente meglio in difesa, in attacco non si passa molto dalla sua zona, ciò implica che la qualità offensiva sia scarsa. Bravo a sfruttare l’amnesia difensiva messicana e concludere a rete.

CT Renard 5,5: deve fronteggiare molte assenze: nonostante ciò la sua squadra non perde l’identità aggressiva. Gli va detto che l’Arabia ha creato veramente poco rispetto agli avversari, molto più pericolosi. Nel secondo tempo la sua retroguardia perde la bussola. Il gol di Al-Dawsari mette fine, però, alle speranze messicane.

Messico

Ochoa 6: inoperoso, non ha alcun intervento da compiere, spettatore non pagante. Non può nulla sul gol di Al-Dawsari.

Sanchez 6: partita onesta da parte del terzino, rimanendo più basso del compagno in attacco e prendendosi pochi rischi. Più propositivo nel secondo tempo, nel complesso prestazione sufficiente. (dal 86′ K.Alvarez s.v.:)

Montes 6: riesce a contenere bene gli attaccanti sauditi, non dovendosi impegnare più di tanto data la pochezza offensiva avversaria. Decisivo nel gol di Martin con il suo tacco che si è tramutato in assist. Non è esente da colpe nel gol saudita.

Moreno 5,5: stessa cosa dicasi per l’ex difensore della Roma, che è stato ancor meno chiamato in causa del compagno di reparto. Nei secondi quarantacinque minuti la situazione non cambia, ma l’errore nel gol di Al-Dawsari macchia la sua prestazione.

Gallardo 6,5: il terzino del Monterrey spinge molto sulla sua fascia, rendendosi più attivo dell’effettiva ala Vega. Rischia la frittata con un goffo retropassaggio di testa verso Ochoa.

Pineda 7: schierato a sorpresa dall’inizio, risulta l’uomo più pericoloso dei suoi. Grazie al baricentro basso che possiede, il trequartista è un’autentica mina vagante per la difesa araba, sfiorando il gol in tuffo con la nuca. (dal 77′ Jimenez s.v.:)

Alvarez 5,5: il centrocampista in forza all’Ajax non è entrato bene in partita: letture in ritardo, poca qualità nei passaggi, e un ammonizione evitabile per un brutto fallo commesso su Al Tambakti. (dal 86′ Funes Mori s.v.:)

Chavez 7: il centrocampista è autore di un grandioso match. Manca un po’ di fisicità, ma le sue qualità in palleggio e dribbling creano situazioni interessanti. Si inventa il raddoppio con una perla meravigliosa da una punizione da oltre 25 metri e sfiora la doppietta sempre con la stessa arma.

Lozano 6,5: l’esterno del Napoli è autore di un buon match: viene incontro ai centrocampisti per raccogliere il pallone e iniziare l’azione, dando vivacità alla manovra messicana. Nel finale gli manca lucidità nelle scelte, giustificabile data la stanchezza accumulata in gara.

Martin 6,5: al Messico è mancato il suo apporto, non essendo un centravanti molto fisico, viene contenuto  dai due centrali sauditi. Nessuna occasione dei centroamericani è passata dai suoi piedi nel primo tempo. Si riscatta subito nella ripresa sbloccando il match. Spreca un’occasione al volo davanti al portiere che gli poteva valere la doppietta. (dal 77′ Rodriguez s.v.:)

Vega 5,5: pesa molto l’occasione sprecata ad inizio incontro, con Al Owais che lo ipnotizza nell’uno contro uno. Per il resto non è molto partecipe alle azioni d’attacco. Viene sostituito all’intervallo. (dal 46′ Antuna 6: si mangia un gol a porta sguarnita, calciando addosso a un avversario, sprecando una chance ghiottisima per i messicani, poi gli viene annullato un gol per fuorigioco. Nel complesso ha dato di più di chi ha sostituito, ma l’occasione che ha avuto si è rivelata uno spartiacque del percorso qatariota per i centroamericani.)

CT Martino 6,5: il suo Messico, finalmente, gioca bene: ottima la sua intuizione di schierare Pineda titolare al posto di un veterano come Herrera o Guardado. Dopo un primo tempo poco concreto, nel secondo arrivano i gol tanto sperati, ma tutto questo non basta per la qualificazione.

Foto: Lapresse