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MotoGP, Paolo Ciabatti: “Bagnaia ha fatto qualcosa di storico. Un titolo che ha più rilevanza di quello del 2007”

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VALENCIA – Francesco Bagnaia chiude al nono posto il Gran Premio della Comunitat Valenciana, ventesimo e ultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2022, e si laurea con pieno merito campione del mondo. Un traguardo che ha portato nella storia il portacolori del team Ducati Factory e anche la scuderia di Borgo Panigale, che non vinceva un titolo piloti dal lontano 2007 con Casey Stoner.

Al termine della gara odierna, il circuito intitolato a Ricardo Tormo si è letteralmente tinto di rosso, con il team bolognese che ha festeggiato a dovere il successo del nativo di Torino. Dopo tanta tensione è arrivato il momento di liberare la gioia che era stata trattenuta sin dall’inizio di un fine settimana dal peso indicibile.

Il commento di Paolo Ciabatti, direttore sportivo del team Ducati, ai microfoni di OA Sport: “Nessuno era mai stato in grado di rimontare 91 punti di distacco nella storia del Motomondiale e quindi è stato fatto qualcosa di storico, incredibile, eccezionale, l’aggettivo sceglietelo voi. Come è potuto succedere? Abbiamo ragionato gara per gara lavorando nel migliore dei modi per estrarre il massimo in ogni tappa. in questo modo sono arrivate le 4 vittorie consecutive che ci hanno dato l’abbrivio per portare a casa un risultato che ci riempie di soddisfazione e che ricorderemo per sempre”.

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Un titolo che si differenzia rispetto a quello del 2007 in quale modo? “La storia è cambiata da quel momento: sono passati 15 anni. Ora abbiamo sei costruttori in pista, quantomeno fino ad oggi, dato che Alex Rins ha vinto l’ultima gara della Suzuki in questo campionato. Ora viviamo una MotoGP ancor più difficile, con un livello altissimo ed una generazione di piloti che va fortissimo. Nel 2007 ovviamente fu un grande risultato, ma penso che questo 2022 sia stato uno degli anni più combattuti di sempre. L’Aprilia, ad esempio, è tornata al successo ed è rimasta in lizza fino a poche gare fa con Aleix Espargarò, per cui penso che sia un valore ulteriore. Non accadeva da 50 anni, con Giacomo Agostini, che un italiano vincesse su una moto di casa nostra”.

“Stoner? A mio parere – prosegue Ciabatti – è stato uno dei talenti più cristallini di questo sport, forse il più grande di tutti. La Ducati del 2007 riusciva a guidarla solo lui dato che era una moto particolare, mentre ora la soddisfazione è aver creato un mezzo che tutti possono spingere al massimo“.

Dal nostro inviato Federico Militello

Credit: MotoGP.com Press