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MotoGP, Livio Suppo: “Meno interesse per la classe regina? Manca il campione-personaggio!”

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Mancanza di attenzione. In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, Livio Suppo ha parlato chiaro in merito al calo di interesse che si è registrato nell’ultimo periodo in MotoGP. Il Circus delle due-ruote è alla ricerca di soluzioni diverse per attirare l’attenzione del pubblico e l’adozione dal prossimo anno della Sprint Race è proprio in questa chiave.

Tuttavia, secondo l’ex gestore di team celebri in top-class come Ducati, Honda e Suzuki, il vero problema risiede nei primattori in pista. A detta di Suppo, una cosa chiara manca: “Ora come ora non c’è un personaggio, un campione. Se ogni anno vince qualcuno di diverso, il pubblico inizierà a pensare che vincere è una cosa facile e il campionato perderà fascino“.

Una MotoGP che quindi risente del ritiro di una figura iconica come Valentino Rossi e anche dei problemi fisici di Marc Marquez, pilota dal talento infinito e in grado di fare la differenza sulla Honda, dominando la categoria negli anni passati con un modo di gareggiare molto aggressivo. “È pazzesco come la maggior parte di questi piloti sia sposato con figli. Questo li spinge ad essere più tranquilli e non c’è l’immagine alla James Hunt del playboy che funziona sempre“, le riflessioni del manager italiano.

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Necessario quindi variare un po’ le carte in tavola: “Ci sono troppi italiani a spagnoli che vanno forte. Ben venga che Quartararo sia francese, di conseguenza l’interesse in Francia è cresciuto tantissimo. Se tra due anni arrivasse il turco Toprak Razgatlioglu sarebbe perfetto, la MotoGP ha bisogno di internazionalizzarsi”, ha aggiunto Suppo alla testata citata.

Foto: LaPresse