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MotoGP

Moto2, Pedro Acosta trionfa a Valencia e Augusto Fernandez è campione del mondo. 3° Tony Arbolino, Vietti caduto

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Calato il sipario sulla stagione della Moto2. A Valencia (Spagna) è arrivato il verdetto: Augusto Fernandez, campione del mondo. Il pilota spagnolo del Red Bull KTM Ajo ha festeggiato così il suo passaggio nel 2023 in MotoGP grazie al secondo posto del GP odierno. Una gara nella quale a vincere è stato l’iridato di Moto3 del 2021, Pedro Acosta (terza vittoria in carriera nella categoria), con l’altra Kalex del Red Bull Ajo. Un trionfo di questo team, in una corsa a eliminazione.

Nelle prime fasi è arrivata la caduta di un “turbolento” Alonso Lopez sulla Boscoscuro e soprattutto ai -18 dalla fine ecco l’errore del giapponese Ai Ogura. Il nipponico dell’IDEMITSU Honda Team Asia non aveva alternative, visto quanto era accaduto in Malesia (errore e distacco di 9.5 punti da Fernandez). Ci poteva stare il sorpasso azzardato ai danni di Acosta, ma alla fine il coraggio è costato il ritiro.

Grande gara di Tony Arbolino. Il pilota lombardo del Team Marc VDS ha tentato fin da subito di forzare il ritmo, approfittando della lotta tra Acosta e Lopez, ma poi ha dovuto cedere il passo alla velocità delle Kalex del Team Ajo. Tuttavia per Tony è un podio da rimarcare che fa ben sperare in vista dell’anno prossimo. Arbolino quarto nella graduatoria generale definitiva alle spalle di Fernandez, Ogura e Canet.

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A completare la top-10 troviamo gli spagnoli Fermin Aldeguer (Boscoscuro) a 14.407, Albert Arenas (Team Aspar) a 18.904 e Manuel Gonzalez (Yamaha VR46 Master Camp Team) a 20.554, il britannico Jake Dixon (Team Aspar) a 21.244, l’iberico Jeremy Alcoba (Liqui Moly Intact GP) a 25.868, l’australiano Senna Agius (Team Marc VDS) a 33.763 e il tedesco Marcel Schroetter (Liqui Moly Intact GP) a 35.117.

In casa Italia da segnalare i ritiri di Mattia Pasini, Celestino Vietti, Nicolò Antonelli e Simone Corsi, mentre Lorenzo Dalla Porta ed Alessandro Zaccone si sono classificati 14° e 16°. Da segnalare, nel caso di Pasini, le chiare responsabilità di Alcoba che ha steso letteralmente il romagnolo. Non a caso l’iberico ha pagato con un long lap penalty.

Foto: LiveMedia/Valerio Origo