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Ginnastica, Martina Maggio valeva il bronzo di Gadirova: la caduta frena l’assalto ai Mondiali. Alice D’Amato in scia

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Martina Maggio si era presentata alla finale all-around dei Mondiali forte del quarto punteggio ottenuto in qualifica, quando tra l’altro commise delle rilevanti sbavature alla trave. La brianzola sperava di migliorarsi nell’atto conclusivo e di poter lottare per una medaglia, oggettivamente non così irraggiungibile considerato il talento dell’azzurra. Il nono posto finale non è certamente il risultato che la Queen di Villasanta sperava di ottenere, ma il piazzamento è stato purtroppo inficiato da una caduta in uscita dalle parallele asimmetriche (ha poggiato le mani a terra).

La nostra portacolori ha subito un brutto colpo sul mezzo giro + doppio avanti, tanto che si temeva che non potesse proseguire la propria gara. Sulla trave è salita in maniera timorosa ed è incappata in qualche sbilanciamento di troppo (nessuno clamoroso): 12.800 e 13.033 nella fase centrale della gara hanno inevitabilmente condizionato il riscontro finale. Dispiace perché la gara era incominciata con un valido avvitamento e mezzo al volteggio (14.033) e si è poi conclusa con uno scoppiettante esercizio al corpo libero (13.866, ha stoppato tutte le diagonali ed è stata la quarta di giornata in questa specialità).

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La 21enne era alla sua prima finale iridata sul giro completo e ha tra l’altro migliorato il 19mo posto delle Olimpiadi di Tokyo, dispiace solo che per appena 66 millesimi non sia riuscita a rientrare nella top-8 e a guadagnarsi il sempre onorevole diploma di merito. Martina Maggio è una ginnasta completa e particolarmente solida, entrata in una nuova dimensione proprio durante l’ultima stagione, durante la quale ha vinto i Giochi del Mediterraneo ed è stata terza agli Europei. Basterebbe davvero un po’ più di precisione nei momenti caldi (ed è un aspetto su cui poter lavorare, ha tutti i margini per riuscirci) per poter ambire al risultato di lusso in campo internazionale.

Oggettivamente la britannica Jessica Gadirova, bronzo in 55.199 davanti alla connazionale Alice Kinsella (55.065) e alla canadese Ellie Black (54.732), non ha molto di più rispetto alla brianzola: 1,4 punti di distacco maturati di fatto con l’errore agli staggi (1 punto secco) e con le sbavature alla trave. Con una gara pulita era davvero lecito sognare il bronzo, si era aperto quello spiraglio che tanto si sperava alla vigilia… Un peccato, ma l’azzurra avrà tempo e modo di rifarsi considerando il livello e la caratura ormai raggiunti in maniera acclarata.

Anche Alice D’Amato paga una caduta alle parallele asimmetriche (sullo Shapo mezzo nel passaggio dallo staggio basso a quello alto): un errore sul suo attrezzo prediletto (ha sbagliato anche nella finale della gara a squadre) proprio in apertura della gara, che a quel punto si è fatta difficile. La genovese non ha mollato il colpo, ma non si è espressa sui suoi livelli alla trave e al corpo libero. Nonostante tutto ha concluso in decima posizione (a sette decimi da Martina) dopo il settimo posto del turno preliminare: semplicemente encomiabile in una stagione che le ha regalato la medaglia d’argento sugli staggi agli Europei (oltre all’oro a squadre) ma che l’ha messa anche di fronte a momenti complicati fuori dalla pedana.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi