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Calcio, Mondiali 2022. L’incredibile storia di Mitchell Duke: dalla Serie B giapponese al goal con la Tunisia

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Ha un qualcosa di assurdo, quasi di irreale, eppure la storia del centravanti dell’Australia Mitchell Duke è tutta vera: il classe 1991, originario di Liverpool (che rispetto alla più nota città britannica condivide soltanto il nome, trattandosi di una città australiana nel Nuovo Galles del Sud), è andato a segno ai Mondiali di calcio 2022 in Qatar contro la Tunisia.

Anche nel match con la Francia era partito dal primo minuto, a testimonianza della grande fiducia che il Commissario Tecnico australiano, Graham Arnold, ha nei suoi confronti; in quell’occasione, però, non era riuscito ad andare a segno (rimediando peraltro un cartellino giallo nei 56 minuti giocati), mentre quest’oggi ha battuto l’estremo difensore tunisino (Aymen Dahmen) con un preciso colpo di testa.

Ma cosa rende così speciale la sua storia? Ebbene, Mitchell Duke è il centravanti del Fagiano Okayama, squadra che milita nella Serie B giapponese (per la precisione, J2 League); lo stesso nome del team attira e non poco la curiosità, ma non è altro che un chiaro riferimento al volatile che accompagnò il leggendario personaggio nipponico Momotaro (che si dice sia nato da una pesca gigante) insieme a un cane parlante e a una scimmia.

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Al di là dell’aspetto aneddotico relativo alla squadra per la quale gioca, non può che sorprendere vedere titolare a un Mondiale un giocatore che proviene dalla Serie B giapponese. In realtà, è proprio il C.T. Arnold a puntare con costanza su di lui: infatti, va menzionata la sua rete dello scorso 25 settembre in un’amichevole contro la Nuova Zelanda.

Foto: LaPresse