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Volley femminile, Italia tra primo e secondo posto: vincere il girone è davvero un vantaggio?

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L’Italia si appresta ad affrontare l’Argentina ai Mondiali 2022 di volley femminile. La nostra Nazionale partirà con tutti i favori del pronostico contro l’Albiceleste e andrà alla caccia della settima vittoria in questa rassegna iridata, grazie alla quale si qualificherebbe ai quarti di finale. Le Campionesse d’Europa sembrano danzare tra il primo e il secondo posto nel girone di questa fase, con ogni probabilità tutto si deciderà nello scontro diretto di sabato pomeriggio contro la Cina. In realtà le azzurre potrebbero scivolare anche in terza posizione se dovessero perdere con le asiatiche e il Brasile dovesse battere Olanda e Belgio.

Vincere il girone sarebbe davvero un vantaggio per l’Italia in vista dei quarti di finale? Ricordiamo che la prima classificata fronteggerà la quarta nel primo turno a eliminazione diretta. Potrebbe essere favorevole se l’avversario di turno dovesse essere il Giappone, ora atteso dagli incroci con Olanda e Porto Rico: le ragazze del CT Davide Mazzanti hanno battuto le nipponiche ieri pomeriggio per 3-1, dominando terzo e quarto set. Potrebbe essere vantaggioso anche se dall’altra parte ci dovesse essere il Belgio, contro cui l’Italia ha vinto una bella battaglia nella prima fase. Al momento le asiatiche sono favorite per strappare quella posizione, ma le carte in tavola cambierebbero decisamente se le Yellow Tigers dovessero battere Cina e/o Brasile.

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L’auspicio è che si eviti il quarto di finale contro il Brasile, che ha battuto la nostra Nazionale al tie-break un paio di giorni fa. Le verdeoro potrebbero arrivare quarte se dovessero commetere un passo falso negli incroci con Olanda e Belgio ed ecco che il vantaggio di avere vinto il girone salterebbe.. Le vice campionesse olimpiche sono tutt’altro che imbattibili, ma hanno la cattiveria agonistica e la mentalità per fare paura e mettere in difficoltà Paola Egonu e compagne. Ricordiamo che anche l’eventuale semifinale sarebbe contro una squadra già affrontata tra prima e seconda fase, frutto di un regolamento oggettivamente assurdo.

Foto: FIVB