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Tennis, Novak Djokovic: “Non gioco da tre mesi, sono più fresco fisicamente rispetto agli altri”

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La parola più adatta è la seguente: impressionante. Novak Djokovic, dopo essere tornato in pianta stabile a giocare nel circuito ATP, sta esprimendo un tennis da n.1 del mondo. Le vittorie disarmanti in sequenza del torneo di Tel Aviv (Israele) si stanno replicando ad Astana (Kazakistan) e l’ultimo a cadere sotto i colpi dell’asso serbo è stato l’olandese Botic van de Zandschulp.

Appena quattro giochi quelli concessi dal balcanico al neerlandese, negli ottavi di finale del torneo kazako, esprimendo un tennis di altissimo livello e nello stesso tempo mettendo in mostra una grande condizione fisica.

A questo punto, vista l’impossibilità di disputare quest’anno due Major (Australian Open e US Open) per via delle note posizioni sul vaccino anti-Covid, Djokovic si è rimesso in carreggiata per assicurarsi la top-20 nella Race per approdare alle ATP Finals. Djokovic, infatti, ha la possibilità di essere a Torino pur non terminando nella top-8 (Race) in qualità di vincitore Slam (Wimbledon).

ATP Astana 2022, Novak Djokovic regola Botic van de Zandschulp e approda ai quarti di finale

L’ex n.1 ATP ha spiegato in maniera chiara questo suo status molto brillante: “La mia stagione è diversa dalle altre, non può essere usata come scala per confrontarla con quella degli altri. Non gioco un torneo ufficiale da tre mesi: mi sento decisamente fresco a livello fisico e motivato a livello mentale per continuare a fare bene“.

Nole, con l’affermazione contro van de Zandschulp, è già 12° nella Race e qualora riuscisse a conquistare il titolo ad Astana (90° della carriera) potrebbe rientrare nella top 10, dando uno sguardo a quello che farà Taylor Fritz a Tokyo. Tuttavia, la sua presenza a Torino è praticamente certa.

Foto: LaPresse