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Ciclismo

Record dell’Ora o Miglior Prestazione umana: che differenza c’è? Filippo Ganna ha unificato tutto: i casi di Moser e Boardman

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Record dell’Ora o Miglior Prestazione umana? Fino ad oggi c’era questo grande dubbio sui 60′ in pista, dopo Filippo Ganna non ci saranno più: i due primati infatti sono stati unificati con il 56,792 km dell’azzurro. Ma come mai negli anni scorsi ci sono state due graduatorie diverse? Per spingere avanti il primato dopo gli anni ’70 si iniziarono a testare biciclette sempre più innovative.

Il primo esempio è stato quello di Francesco Moser: nel tentativo del 1984 dell’azzurro fu costruita una bicicletta per la prima volta con le ruote lenticolari, cioè a disco pieno invece che a raggi. Successivamente fu la volta di Graeme Obree nel 1993 con una bicicletta di forma radicalmente diversa da quelle tradizionali, costruita proprio dal britannico. L’UCI in prima battuta omologò i record, salvo poi fare un passo indietro.

Filippo Ganna firma il Record dell’Ora! Prestazione mostruosa: 56,792 km, epocale pagina di storia

Da segnalare anche alcuni tentativi con delle biciclette che montavano manubri da triathlon. L’ultima vicenda fu quella di Chris Boardman, spintosi fino 56,375 km nel 1996, proprio nel 2000 l’Unione Ciclistica Internazionale decise infatti di rimuovere dalla classifica dei record tutte le performance fatte con delle biciclette particolari.

Foto: Lapresse