Seguici su

Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Daniel Grassl inizia da Skate America la stagione della possibile consacrazione

Pubblicato

il

L’occasione giusta al momento giusto. Scalda i motori Daniel Grassl, pilastro della Nazionale azzurra di pattinaggio artistico che disputerà questa settimana Skate America 2022, la prima tappa del circuito ISU Grand Prix 2022 in scena a Nordwood (Stati Uniti) dal 21 al 23 ottobre.

Si tratterà del primo impegno stagionale in una competizione di prima fascia per l’altoatesino, trasferitosi da prima dell’estate proprio nella stessa venue in cui si svolgerà la rassegna, lo Skating Club of Boston, per essere seguito da Alexei Letov e Olga Ganicheva. In realtà volendo andare nello specifico potremmo considerarlo il vero primo evento dell’annata sportiva: il nativo di Merano infatti nella gara d’esordio, l’US Classic International, è stato costretto al ritiro durante il suo programma libero a causa di una bruttissima caduta nel quadruplo loop che non gli ha permesso di proseguire la sua performance.

Se non ci saranno dei cambiamenti rispetto alle previsioni, probabilmente in queste prime battute Daniel tenterà nello short due quadrupli, il lutz e il flip in combinazione, inserendo poi almeno tre salti da quattro giri di rotazione nel libero. Sarà questo probabilmente l’asset d’attacco per tutta l’annata sportiva, dove il pattinatore avrà tutte le carte in regola per poter dire la propria non solo a livello europeo ma anche a livello intercontinentale.

Pattinaggio di figura, Grand Prix 2022: i favoriti della danza. Guignard-Fabbri e Chock Bates si contendono la vittoria

Ma chi affronterà Grassl in questo primo appuntamento di Skate America? I fari saranno tutti puntati su Ilia Malinin, ovvero il primo atleta ad aver atterrato (proprio all’US Classic International) un quadruplo axel in gara e motivato a presentare un programma libero tecnicamente estremo. Sarà presente inoltre Juhnwan Cha, sudcoreano apparso in splendida forma in questo primo mese di preseason, oltre che profili sempre insidiosi come il giapponese Kao Miura e i due canadesi Roman Sadovsky e Welsey Chiu. Il podio dunque, pur presentando alcune difficoltà, appare di primo acchito alla portata e potrebbe consentire a Daniel di apparecchiare la tavola per la Finale, considerando un secondo impegno (quello dell’MK John Wilson Trophy di Sheffield), leggermente più abbordabile di questo. Vedremo come andrà.

Foto: Valerio Origo