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Calcio

Pagelle Milan-Juventus 2-0: Tomori e Brahim Diaz decisivi, brilla Leao, male Vlahovic

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Nel match valido per uno degli anticipi della nona giornata di andata del campionato di Serie A TIM 2022-2023 il Milan di Stefano Pioli supera 2-0 la Juventus di Massimiliano Allegri a San Siro con i goal di Tomori nel recupero del primo tempo e di Brahim Diaz nella ripresa. Le pagelle di OA Sport.

MILAN

Tatarusanu: 6. Risponde presente alla prima chiamata all’azione al 12′ quando blocca a terra un sinistro in girata di Milik da poco oltre il limite, sempre vigile.

Kalulu: 6,5. Schierato da laterale di destra della linea di difesa a quattro non va mai in difficoltà. Buono l’apporto in entrambe le fasi. Nel finale si immola su Kean.

Gabbia: 6. Le diverse defezioni nel pacchetto difensivo gli concedono una chance dal 1′, dopo una partenza leggermente confusionaria tiene bene la posizione prendendo le misure ad un avversario scomodo come Vlahovic.

Tomori: 7. Nel recupero del primo tempo porta avanti i rossoneri trovandosi nel posto giusto al momento giusto sugli sviluppi di un angolo per girare in porta con il sinistro nell’area piccola. Coordina con sicurezza la linea difensiva.

Theo Hernandez: 6,5. Rientra dal 1′ dopo l’infortunio che lo ha costretto ai box per un po’ e spinge fino da subito con assiduità sulla corsia di sinistra creando più di una situazione pericolosa.

Bennacer: 6. Offre sostanza e quantità in mediana, ci prova al 37′ con un destro dai trenta metri, alto. Lascia il campo nel finale (dall’84’ Vranckx: s.v.).

Tonali: 6. Prova di maturità per il classe 2000 ex Brescia che offre una buona regia abbinata ad una costante presenza in fase di recupero. Ammonito nel recupero del secondo tempo per alcune scintille con Kean e Paredes.

Pobega: 6. Prestazione generosa caratterizzata da pressione e tamponamento costanti, esce nel secondo tempo (dal 59′ Krunic: 6. Con il suo ingresso garantisce maggiore densità al centrocampo di Pioli).

Brahim Diaz: 6,5. Dopo un primo tempo anonimo firma il raddoppio in avvio di ripresa con una splendida progressione che si chiude con un destro in area che Szczesny riesce solo a toccare. Riceve un giallo per essersi tolto la maglia nell’esultanza (dal 65′ De Ketelaere: 6. Entra e si mette a servizio della squadra nella gestione del vantaggio) .

Leao: 7. Come di consueto i pericoli maggiori si originano dalle sue iniziative sulla sinistra. Sfiora il goal del vantaggio al 20′ con un colpo di tacco sugli sviluppi di un angolo che finisce sul palo, montante colpito anche al 34′ con un destro a giro dal limite. Imprendibile. (dall’84’ Origi: s.v.).

Giroud: 6. Effettua un prezioso lavoro tra le linee svariando lungo tutto il fronte offensivo, propizia il goal del vantaggio di Tomori nel recupero del primo tempo, lascia il campo nel secondo tempo (dal 65′ Rebic: 6. Con il suo ingresso permette al Milan di mantenere un riferimento offensivo).

All. Pioli: 7. Serviva un riscatto dopo la serata grigia di Champions in settimana ed è arrivato. Dopo un primo quarto d’ora in cui il Milan lascia sfogare la Juventus i rossoneri prendono in mano le redini del gioco trovando una vittoria meritata che vale il primo posto provvisorio in classifica alla pari di Napoli e Atalanta.

 

JUVENTUS

Szczesny: 6. Privo di particolari responsabilità sul goal del vantaggio del Milan che matura sugli sviluppi di un corner nell’extra time della prima frazione di gioco, sul raddoppio fa quello che può. Nel finale salva su Origi evitando il tracollo.

Danilo: 6. Attivo sin dai primi minuti anche in fase offensiva sull’out di destra, al 13′ ci prova con un destro da fuori che non trova la porta. Al 70′ con un traversone dalla destra offre un ottimo pallone a Milik che di testa schiaccia a terra senza riuscire ad impensierire Tatarusanu.

Bremer: 6,5. Presidia la linea difensiva con personalità e senza timore reverenziale alcuno. Apprezzabile nelle uscite palla al piede.

Bonucci: 5,5. Qualche sbavatura di troppo per il veterano bianconero (ed ex di serata) che in occasione del raddoppio lascia andare con troppa facilità Brahim Diaz in campo aperto.

Alex Sandro: 5,5. In fase difensiva fa il suo ma in quella offensiva è praticamente inesistente.

Cuadrado: 6. Schierato da esterno nel 4-4-2 sfiora il vantaggio all’8′ con un destro in diagonale in area su suggerimento di Vlahovic che non va distante dal palo lontano. Ammonito al 26′ per un fallo di gioco su Brahim Diaz. Al termine dell’intervallo resta negli spogliatoi (dal 46′ McKennie:: 5,5. Non riesce a garantire la stessa spinta del colombiano sulla corsia di destra, l’impressione è che con il suo ingresso la Juventus perda qualcosa in fase offensiva).

Rabiot: 6. Dopo la brillante serata di Champions risulta tra i migliori del suo reparto (dall’80’ Soulè: s.v.).

Locatelli: 5,5. Non riesce a garantire il ritmo di gioco di cui la Juventus avrebbe bisogno (dal 56′ Paredes: 6. Dopo il suo ingresso la squadra di Allegri alza i giri del motore, riceve un giallo nel recupero per un piccolo parapiglia).

Kostic: 5,5. Schierato da laterale sinistro nel 4-4-2 non riesce ad incidere, esce nel corso della ripresa (dal 56′ Miretti: 6. Nonostante la giovane età si dimostra per nulla timoroso di andare a prendersi il pallone per inventare qualcosa).

Milik: 5,5. Si fa vedere al 12′ con un sinistro in girata appena oltre il limite dell’area che Tatarusanu blocca a terra, poi al 70′ con un colpo di testa schiacciato su suggerimento di Danilo dalla destra che l’estremo difensore rossonero controlla agilmente. Troppo poco.

Vlahovic: 5. Prestazione sottotono per il serbo che fatica ad incidere e ha più di una responsabilità sul raddoppio rossonero quando lascia con sufficienza il pallone a Brahim Diaz. Esce nel finale (dal 79′ Kean: 6,5. Entra e vivacizza il reparto offensivo bianconero sfiorando in più di un’occasione il goal che avrebbe riaperto il match. Ammonito nell’extra time per un confronto acceso con Tonali).

All. Allegri: 5. Dopo un primo quarto d’ora fiammante in cui arrivano tre occasioni da goal la Juventus si spegne. E’ sempre più lampante la mancanza di gioco e di un’impostazione precisa. Da rivedere la gestione delle sostituzioni.

Foto: Lapresse