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MotoGP, i precedenti di Fabio Quartararo a Valencia. El Diablo deve vincere, ma qui non ha mai primeggiato

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Al momento Fabio Quartararo è ancora il Campione del Mondo in carica di MotoGP. Un ruolo che, a meno di miracoli, dovrà cedere a Francesco Bagnaia nel giro di pochi giorni. Il francese deve recuperare 23 punti all’italiano quando ne restano a disposizione solo 25. Pertanto, El Diablo ha un unico modo per ribaltare la situazione. Vincere, sperando che Pecco si classifichi dal 15° posto in giù. Un miracolo, appunto. Quali sono le possibilità che si verifichi? Nessuno conosce il futuro, ma il passato è ben risaputo. Si può quindi ripercorrere il rapporto del transalpino con l’autodromo Ricardo Tormo, dove si chiuderà il 2022.

MOTO3

Il biennio nella categoria inferiore non è dei più felici. Nel 2015 Quartararo scende in pista ancora sofferente per l’infortunio alla caviglia rimediato quasi due mesi prima a Misano, che condiziona in negativo tutta la parte finale della sua stagione. A Valencia prende il via, ma alza bandiera bianca dopo una decina di giri. Nel 2016, invece, giunge al traguardo nel gruppo che si gioca in volata le posizioni dalla decima alla diciottesima. Fabio passa sotto la bandiera a scacchi per 14°, dopodiché effettua il balzo in Moto2.

MOTO2

Nel 2017 il francese archivia una gara discreta. Dopo una qualifica mediocre, disputa una prova solida, che lo porta all’8° posto finale. Nel 2018, invece, El Diablo è il grande protagonista del GP. La sua SpeedUp non si accende al via del giro di formazione ed è costretto a partire 32°. Cionondimeno, il transalpino firma una performance pazzesca, prodigandosi in una rimonta clamorosa. Arriva addirittura a lottare per la quarta posizione, concludendo alfine 6°.

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MOTOGP

All’esordio nella classe regina, nel 2019, Quartararo lascia subito il segno. In qualifica realizza la pole position, mentre in gara ingaggia un furibondo braccio di ferro con Marc Marquez, dal quale viene infine piegato. Fabio comunque si piazza 2° con l’onore delle armi. Al contrario, il double header del 2020 è estremamente deludente, poiché porta alla definitiva sconfitta nella rincorsa al Mondiale. Nel GP d’Europa il francese scivola al primo giro, si rialza, ma chiude solo quattordicesimo. Sette giorni dopo va anche peggio, poiché il transalpino finisce nuovamente a terra, ma stavolta dopo aver trascorso tutta la gara nelle retrovie. Invece, nel 2021, El Diablo scende in pista appagato per essersi già laureato matematicamente Campione del Mondo. Rimane a lungo nel gruppo di testa, ma quando le tre Ducati di Bagnaia, Martin e Miller se ne vanno, lui non si danna l’anima per seguirle, accontentandosi del 5° posto.

Foto: MotoGPpress.com