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America’s Cup 2024, Luna Rossa testa il prototipo. Le risposte di New Zealand e Alinghi. Ineos si nasconde…

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Mancano ancora una paio di anni alla America’s Cup 2024, ma fervono già i preparativi e i cinque sodalizi iscritti stanno già lavorando alacremente per farsi trovare pronti alla prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Le ultime due settimane sono state particolarmente animate e hanno già regalato parecchi spunti visto che ben quattro squadre sono scese in acqua. In maniera decisamente diversa l’una dall’altra, ma tutte con la voglia di farsi trovare pronte per il grande appuntamento di Barcellona.

Luna Rossa ha presentato il proprio prototipo a Cagliari. Si tratta di una creazione interamente italiana, pensata in base ai dati raccolti durante l’ultima campagna. Nel capoluogo sardo è stato lanciato uno scafo “in miniatura” che servirà ai ragazzi dello skipper Max Sirena per allenarsi e per recepire le migliori informazioni in modo da poter realizzare l’AC75 che sia in grado di andare alla caccia della Vecchia Brocca. Una barca camouflage per nascondere le linee e con grandi ambizioni, da cui nascerà la creatura che disputerà la Coppa America.

Alinghi ha invece potuto utilizzare già un AC75, quello comprato da Team New Zealand. Gli svizzeri hanno avuto questa possibilità perché non hanno partecipato all’ultima edizione e sono già scesi in acqua a Barcellona: sono arrivate le prime indicazioni e anche una scuffia, ma la compagine sostenuta da Red Bull si dichiara particolarmente agguerrita e sogna di ripetere i fasti del 2003 e del 2007.

Team New Zealand ha invece testato l’AC40, ovvero lo scafo che verrà utilizzato in alcune regate preliminari e anche per la America’s Cup in versione femminile e giovanile. I Kiwi sono parsi decisamente veloci nella baia di Auckland e alcuni vociferano che hanno già un interessante vantaggio in termini tecnici, staremo a vedere se sarà davvero così. American Magic ha invece calcato le acque di Pensacola con Patriot, l’AC75 proveniente dalla passata America’s Cup: dopo la dolorosa scuffia dell’anno scorso, gli statunitensi vogliono risorgere.

All’appello manca Ineos Britannia: il Challenger of Record, guidato da Ben Anslie e sostenuto dal milionario Jim Ratcliffe, supportato anche da Mercedes, dovrebbe presentarsi nelle prossime settimane e lanciare il suo LEQ12, ovvero il prototipo costruito in Gran Bretagna.

Foto: Andrea Pisapia