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Volley, l’Italia ha ritrovato entusiasmo e sfrontatezza. Yuri Romanò l’emblema di una squadra tornata a sognare

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L’Italia era sembrata un po’ contratta in avvio dei Mondiali 2022 di volley maschile e contro Cuba aveva dovuto sudare per riuscire a spuntarla, senza incantare dal punto di vista tecnico e destando qualche perplessità a livello di gioco. La Francia, che comunque aveva regolato il Giappone soltanto al tie-break, sembrava un Everest: sia chiaro, non insormontabile ma decisamente arduo da affrontare. Nel giro di quattro giorni i Campioni d’Europa hanno ritrovato quell’entusiasmo, quella sfrontatezza e quella spensieratezza che li aveva accompagnati durante il trionfale cammino continentale: senza nulla da perdere, con convinzione nei propri mezzi e grande tenacia, la nostra Nazionale ha saputo esibire il proprio gioco frizzantino e sbarazzino, annichilendo la grande favorita della vigilia.

Una squadra giovane, dal talento cristallino e acclarato, sempre più convinta dei propri mezzi e che è in grado di giocare in scioltezza, senza soffrire la pressione (anche se la semifinale sarà un eclatante banco di prova da questo punto di vista). Yuri Romanò è l’emblema di un gruppo in grado di sognare e fare sognare, un opposto forse poco appariscente ma che assicura enorme sostanza e che è ormai diventato l’Imperatore dei tie-break: lo scorso anno risolse la finale continentale contro la Slovenia da subentrato, stasera è stato imperiale nella frazione decisiva. Simone Giannelli è il capitano che assicura lucidità ed equilibrio, offrendo un ampio spettro di azione a tutti i suoi attaccanti.

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Alessandro Michieletto sta pian piano salendo in cattedra: non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, se alzerà ancora l’asticella allora l’Italia sarà ancora più forte. Daniele Lavia sta offrendo quella continuità e quella personalità necessarie per fare la differenza, ma a impressionare è stato anche il libero Fabio Balaso che si è espresso a livelli eccelsi. L’esperienza di Simone Anzani e i muri di Gianluca Galassi completano un sestetto di lusso che ora non si pone limiti.

Foto: FIVB