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MotoGP, a Buriram l’incognita principale è il meteo. E in Superbike ne sanno qualcosa…

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Nel fine settimana la MotoGP farà tappa in Thailandia, dove si correrà per la terza volta nella storia. L’autodromo di Buriram fu edificato nel giro di un anno e mezzo fra il marzo 2013 e l’ottobre 2014. Il Motomondiale ha cominciato a farvi visita dal 2018, disputandovi però solo due Gran Premi. La pandemia ha infatti impedito lo svolgimento della corsa sia nel 2020 che nel 2021. Altre categorie hanno invece un’esperienza maggiore. In ambito motociclistico, per esempio, la Superbike ha iniziato a frequentare il Chang International Circuit già nel 2015.

Proprio il campionato iridato dedicato alle derivate di serie ha potuto apprezzare in toto quanto possano essere estreme le condizioni meteorologiche della località. Vale la pena di ricordare come l’impianto sia stato edificato nell’Isan, ovvero a Nord della capitale Bangkok. Ci troviamo, quindi, nell’entroterra indocinese. Il Paese sarà anche famoso per le sue idilliache spiagge, ma qui siamo lontani dallo Stretto di Malacca o dal Golfo di Thailandia!

Il meteo non perdona, come spesso accade quando ci si trova a correre in contesti tropicali. Il caldo è una costante, poiché la colonnina di mercurio raramente scende sotto i 20° C (anche di notte), mentre di giorno si superano tranquillamente i 30°C. Ovviamente, il tasso di umidità è estremo, dunque viene oltremodo acuita la percezione della calura. Non a caso, si è assistito a gare Superbike al termine delle quali i centauri erano esausti, avendo sudato letteralmente a litri. Però a Buriram può anche andare peggio… può piovere!

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Quando piove sull’altopiano del Khorat, lo fa a catinelle. Se lo ricordano bene anche in MotoGP, quando nel 2019 bastò mezz’ora di scroscio per inondare tutto l’autodromo. Attenzione, quindi, a Giove Pluvio, perché potrebbe mandare a carte quarantotto qualsiasi valore (un po’ come accaduto in Indonesia). Quantomeno, sulla carta, ottobre è uno dei mesi meno problematici dell’anno. In aprile e maggio, in quel di Buriram, fa ancora più caldo e gli acquazzoni sono molto più frequenti. Certo è che se ottobre è un periodo “tranquillo”, figuriamoci gli altri!

Foto: MotoGPpress.com