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Golf, Presidents Cup 2022: recupero del team Internazionale, ma USA sempre avanti 11-7

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Al Quail Hollow Club, dopo due giornate iniziali ben al di là del disastroso, il Team Internazionale si riesce a dare una bella scossa e crea, quantomeno, le premesse per un po’ di lotta nell’ultimo giorno di Presidents Cup 2022. Gli Stati Uniti restano avanti con buon margine, ma 11-7 certo non è l’8-2 che si vedeva dopo un venerdì che sapeva di copione annunciato.

Nei foursome della mattina le cose si mettono bene abbastanza velocemente per gli States: Jordan Spieth e Justin Thomas vincono per 4 & 3 su Sungjae Im (Corea del Sud) e Corey Conners (Canada), e lo stesso punteggio è ottenuto da Tony Finau e Max Homa su Si Woo Kim (Corea del Sud) e Cameron Davis (Australia). Accade, però, che Hideki Matsuyama (Giappone) e Adam Scott (Australia) riescano a recuperare da 2 down dopo 7 buche nei confronti di Cameron Young e Collin Morikawa, vincendo così per 3 & 2. Avvincente al massimo il confronto tra i sudcoreani K. H. Lee e Tom Kim e la coppia Scottie Scheffler/Sam Burns. Al numero 1 del mondo evidentemente non ne va bene una, perché alla 15 e alla 16 i due asiatici producono il decisivo vantaggio che porta al 2 & 1. In sostanza, si entra nel primo pomeriggio sul 10-4.

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Ma non finisce qui: i fourball registrano il vero e proprio recupero del Team Internazionale. Di nuovo Thomas e Spieth non falliscono in quota USA, con un brillante 4 & 3 su Matsuyama e Taylor Pendrith (Canada). Altrove, però, accade di tutto. Sungjae Im e il venezuelano Sebastian Muñoz scappano nelle seconde nove buche e vincono 3 & 2 su Finau e Kevin Kisner. Sono primo e quarto match quelli decisivi in un senso o nell’altro. Patrick Cantlay e Xander Schauffele hanno un vantaggio di 2 up alla 10 e di 1 up alla 15, ma Si Woo Kim e Tom Kim recuperano: alla 18 sono pari, ma il birdie di quest’ultimo regala la vittoria agli internazionali. Ancora più estremo l’equilibrio nell’ultima sfida odierna: Billy Horschel e Burns ballano tra il pari e 1 up, situazione in cui si trovano alla 16. A quel punto, però, Scott fa da spettatore al magistrale momento di Davis: eagle alla 16, birdie alla 17, sorpasso e mantenimento del decisivo vantaggio alla 18.

Si entra così nell’ultima giornata, quella dedicata ai 12 match singoli, con parecchio ancora da decidere. Nel 2019 gli internazionali erano avanti 10-8 a fine terza giornata, ma subirono la rimonta americana. Ora è il contrario, in situazione più difficile, ma su un’onda positiva.

Foto: LaPresse