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Coppa Davis, l’Argentina potrebbe sparigliare le carte per sorprendere l’Italia. Debutta Sinner

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Domani alle 15.00 l’Italia di Filippo Volandri sarà chiamata ad affrontare l’Argentina nella seconda sfida del Gruppo A della fase a gironi delle Finali di Coppa Davis 2022. Gli azzurri, reduci dal convincente 3-0 contro la Croazia, vogliono far calare il sipario sulla qualificazione ai quarti di finale e avranno a loro disposizione Jannik Sinner.

L’altoatesino, a riposo nella prima sfida contro i croati per recuperare a pieno dalla trasferta americana, si è allenato in queste ultime ore sul campo a Bologna per trovare il giusto feeling con la superficie. Un cemento piuttosto lento che obbligherà i tennisti a praticare un gioco non così dissimile dalla terra battuta.

Sinner, in qualità di n.1, dovrebbe trovarsi davanti Diego Schwartzman e parte con i favori del pronostico. Il sudamericano ha sempre preferito il rosso al duro indoor, superficie invece prediletta dall’altoatesino. In più il momento vissuto non pare scintillante, basti pensare alla battuta d’arresto contro lo svedese Mikael Ymer della prima giornata di incontri in Davis.

Argentina che, proprio per quanto si è evidenziato nel corso della sfida contro gli scandinavi, potrebbe fare qualche cambio. Guillermo Coria potrebbe puntare su Francisco Cerundolo al posto di Sebastian Baez, nel ruolo di n.2, e quindi spetterebbe a Matteo Berrettini affrontarlo.

Un Cerundolo che in questo 2022 ha fatto vedere grandi cose, ricordando l’inattesa qualificazione alle semifinali del Masters1000 di Miami, usufruendo anche del ritiro di Sinner per le famose vesciche ai piedi, e il successo nel torneo di Bastad, battendo nell’atto conclusivo proprio Baez. Tuttavia, nelle ultime uscite non ha impressionato, come dimostrano le tre uscite di scena al primo turno nei Masters1000 di Montreal e di Cincinnati, nonché agli US Open.

Sulla carta, quindi, non dovrebbe cambiare molto e tutto sembra in mano all’Italia. Vedremo a questo punto se anche Volandri vorrà far rifiatare Berrettini, per quanto di buono fatto da Lorenzo Musetti nella prima partita contro Borna Gojo.

Foto: LaPresse