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Coppa Davis 2022: Italia già ai quarti con sostanziale tranquillità. Con la Svezia per il bottino pieno

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Matteo Berrettini

L’Italia ha già la certezza di disputare i quarti di finale dell’attuale format di Coppa Davis nel prossimo novembre in quel di Malaga. Il 2-1 nei confronti dell’Argentina suona come una certificazione in tal senso, grazie alle vittorie giunte in modo diverso di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, seguite dalla sconfitta in doppio di Simone Bolelli e Fabio Fognini.

Una giornata, quella azzurra, iniziata molto bene: Berrettini ha tolto ogni possibile arma a Sebastian Baez, giocatore di validissimo talento, ma che si è scontrato con una delle migliori giornata del romano negli ultimi tempi. Facile il 6-2 6-3, anche troppo, considerato che non c’è mai stata una reale situazione di pericolo per l’attuale numero 2 d’Italia. Dopo il primo set perso con Borna Coric, ha lasciato per strada soli otto game, ritornando a esprimere cose molto buone sia al servizio che di dritto, e aggiungendo pure qualche finezza.

Ben più complicata la situazione per Sinner. E, beninteso, in larghissima parte non per demeriti suoi. Al primo confronto della settimana tanto per lui quanto per il suo avversario, Francisco Cerundolo ha dimostrato una capacità quasi insospettata di saper tenere bene, con grande aggressività da fondo, sul veloce indoor, il terreno preferito dall’altoatesino stanti i risultati della carriera. Ci è voluto un game da un quarto d’ora per chiudere, e per farlo con un ace, con quel servizio che sta evolvendo di giorno in giorno e dal quale già agli US Open ha ricavato diversi punti facili. Il numero 1 tricolore, peraltro, in Davis è una certezza: finora, anche con avversari di livello, non ha mai perso. E, anche oggi, mai ha dato l’impressione che ciò potesse accadere.

Coppa Davis, Italia-Argentina 2-0: Jannik Sinner batte Cerundolo in 3 set e regala la qualificazione agli azzurri!

Si giunge, infine, all’unica nota che è ufficialmente dolente della giornata all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. In realtà, che Bolelli e Fognini potessero perdere contro Horacio Zeballos e Maximo Gonzalez è qualcosa che, dato il bel trascorso da doppisti dei due argentini, si può inserire nell’ordine delle cose. Ancora una volta i due hanno dato grande battaglia, ma, nel momento decisivo, si sono ritrovati impantanati in un lunghissimo game, quello del 3-4 nel terzo parziale, che si è rivelato decisivo senza sorriso. Rimane però confermato l’affiatamento tra i due azzurri, ammesso che ci fosse bisogno di conferme in tal senso, così come la loro capacità di battersi contro coppie davvero quotate. Un punto che, a Malaga, potrà tornare utile.

E a proposito del viaggio iberico, vale la pena sottolineare come la certezza del primo posto non ci sia ancora. Bisogna piazzare perlomeno un altro 2-1 contro la Svezia per averne assicurazione. I fratelli Ymer stanno dando fondo a tutto ciò che hanno, Mikael ancora più di Elias dopo il 6-2 6-2 a Diego Schwartzman (che, infatti, è stato sacrificato per oggi) e la lotta feroce con Borna Coric nella sfida persa con la Croazia. Rimane vera una cosa: Elias ha vinto sia con Baez che con Borna Gojo, ma il fatto di affrontare Berrettini è decisamente un’altra storia in questo momento. Sinner qualche memoria di Mikael ce l’ha (3-1 nei precedenti), mentre con qualsiasi formazione svedese il doppio Bolelli/Fognini è favorito. Il tutto sempre con un occhio alle imprevedibili notizie da Valencia, dove la Spagna è costretta a lottare più del dovuto con il Canada. Questo, unito al fatto che la Serbia decisamente non ha il suo miglior uomo, potrebbe anche portare a un risultato diverso dalle attese della vigilia.

Foto: LaPresse