Seguici su

Tennis

WTA Cleveland 2022: Martina Trevisan rimonta e batte Mayar Sherif al primo turno

Pubblicato

il

Si apre con una vittoria l’ultima tappa di avvicinamento di Martina Trevisan agli US Open 2022, il WTA 250 di Cleveland. La toscana sconfigge in rimonta, con il punteggio di 2-6 6-2 6-4 in poco più di due ore, l’egiziana Mayar Sherif. La prossima sua avversaria sarà la cinese Shuai Zhang, che ha travolto per 6-2 6-1 la ceca Katerina Siniakova.

Il primo set sembra quasi la continuazione della finale del 125 di Karlsruhe dello scorso anno: Sherif è un po’ ovunque in campo e Trevisan parte in formato diesel, subendo in rapida successione due break. A dire la verità, il servizio non è la miglior dote delle due nel parziale, ma l’egiziana qualcosa in più lo fa sempre e chiude sul 6-2.

Le cose cambiano, e radicalmente, nel momento in cui alla toscana inizia a entrare il rovescio, oltre a una percentuale di prime che va a superare il 70%. I problemi di Sherif si fanno evidenti. I game sono sempre lottati, solo che stavolta iniziano ad andare dalla parte di Trevisan, che vince in risposta il quarto e l’ottavo gioco, allungando l’incontro.

US Open 2022, qualificazioni femminili: il tabellone. Cocciaretto, Errani e Stefanini, confronti interessanti

La superiorità dell’azzurra, unita a un calo generalizzato dell’egiziana, permette un rapido 3-0 anche nel terzo set. Trevisan, però, rischia sul 4-2, salvando la battuta, e sul 5-3, stavolta non riuscendoci anche in virtù di diversi errori. L’avversaria, però, non riesce a effettuare il ricongiungimento, dato che l’italiana si ricompone appena in tempo per evitare l’ingresso nelle sabbie mobili.

Trevisan ce la fa nonostante l’elevato numero di doppi falli: 9. In suo supporto le arrivano i punti vinti sulla prima, che sono il 66.7% contro il 58% di Sherif. Con la prossima avversaria, la già citata Zhang, ci fu già lo scorso anno, proprio a Cleveland, un confronto, perso in due set, come pure quello di Roma quest’anno. In entrambe le occasioni, primo turno.

Foto: LaPresse