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Volley, Mondiali 2022: le possibili rivelazioni. Slovenia, Serbia e Iran possono inserirsi nella lotta per la Top4

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Cinque squadre in prima finale e almeno quattro in seconda, pronte ad approfittare di eventuali distrazioni delle favorite per dare la caccia ad un risultato insperato alla vigilia che potrebbe essere una semifinale iridata. L’outsider numero uno è una delle due padrone di casa, la Slovenia che ha puntato sul tecnico campione d’Europa per club, Ghorghe Cretu, per farsi trovare pronta nell’appuntamento casalingo dell’ultima ora. Squadra esperta, che sa esaltarsi al momento giusto, che avrà la spinta del proprio pubblico fino alla penultima fase. Ci sono gli ingredienti per fare bene.

Un movimento un po’ in calo ma tutt’altro che in disarmo nelle ultime stagioni è quello serbo. La squadra di Podrascanin e Lisinac, di Atanasijevic e Petric non ha trovato finora i ricambi all’altezza e dunque prosegue nella sua strada con elementi che stanno sentendo il peso dell’età ma resta sempre una squadra difficile da affrontare e da battere, soprattutto quando la posta in palio è alta.

Altra formazione complicata da superare per tutti gli avversari è quella iraniana. Gli asiatici possono contare su alcuni giocatori di valore assoluto e stanno inserendo nuove leve interessanti grazie ad un lavoro capillare e meticoloso di tecnici e Federazione che ha creato nelle ultime stagioni il movimento più importante in Asia. Dovessimo trovarli in un quarto di finale a giocarsi l’accesso tra le prime quattro sarebbe una sorpresa molto relativa.

Molto più sorprendente sarebbe la presenza a questi livelli di un altro poker di formazioni che non partono mai battute in partenza, il Giappone di Ishikawa, a cui mancano centimetri e potenza per potersela giocare con tutte le rivali, l’Olanda di Abdel Aziz che in Nations League è riuscita a qualificarsi tra le prime otto e sta cercando di risalire la china dopo anni di oblio e l’Argentina bronzo olimpico che ha perso buona parte delle sue star dopo l’exploit di Tokyo ma può contare comunque su una rosa di buona qualità. La vera variabile impazzita può essere Cuba: le potenzialità fisiche dei caraibici sono illimitate, quelle tecniche sono tutte da verificare.

Foto Fivb