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Nuoto, pagelle Europei 2022: Alberto Razzetti imperiale, salto di qualità per Matteazzi. 4×200 sl senza rimpianti

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Le pagelle della prima giornata degli Europei di Roma

ALBERTO RAZZETTI 9: Non era facile rompere il ghiaccio nella piscina di casa, nella giornata di apertura, con una finale nella specialità dove non erano andate troppo bene le cose ai Mondiali. Ha ritrovato la verve dei giorni migliori e nella seconda parte dei 400 misti ha fatto saltare in banco togliendo il titolo al dominatore delle ultime edizioni, tre ori e un argento dal 2014. Personale solo avvicinato ma va bene così.

PIER ANDREA MATTEAZZI 7.5: Una grande gara del veneto che è sempre lì, a lottare per traguardi di alto livello. Carattere, determinazione, capacità di soffrire e spirito di sacrificio. Un esempio di come si può costruire una grande carriera passo dopo passo.

THOMAS CECCON 7: Apparentemente in scioltezza, in una gara non sua, si prende il posto in finale nei 50 farfalla con il terzo tempo. Il veneto c’è e ha iniziato bene il suo percorso.

PIERO CODIA 5.5: La finale era alla sua portata. Gli p mancato qualcosa nella fase conclusiva della semifinale dopo una buona semifinale. Prometteva benissimo in batteria.

SILVIA DI PIETRO 8: Una delle migliori versioni di sempre sui 100 stile della romana che si esalta nella piscina di casa, sfiorando il personale che, se dovesse arrivare domani, potrebbe anche aprirle la porta verso qualcosa di impensabile e impensato alla vigilia. Già esserci in questa finale è un grande risultato.

CHIARA TARANTINO 8: Piazza il record personale e si qualifica per una finale che è il primo grande risultato della sua carriera internazionale. La medaglia non è alla sua portata ma in vista delle staffette lascia molto ben sperare.

MARGHERITA PANZIERA 7: Il suo lo fa e anche sprecando poche energie in vista della finale di domani. E’ la più forte e in scioltezza vince batteria e semifinale facendo segnare sempre il primo crono. Difficile pensare a un risultato diverso dal tris di ori in Europa.

FEDERICA TOMA 5: Una prima parte di gara in batteria all’arrembaggio e poi si perde, rischiando la qualificazione in semifinale dove non entra mai in gara, chiudendo ultima, staccatissima dalle altre. L’emozione, a quell’età, gioca brutti scherzi. La speranza è che si riprenda in tempo per godersi al meglio e senza rimpianti questa esperienza.

NICOLO’ MARTINENGHI 8: E’ il più forte e lo dimostra ogni volta che entra in vasca. Quando gli altri alzano l’asticella, lui va oltre. L’impressione è che possa fare ancora meglio del 58″4 di oggi che già probabilmente può bastare per vincere.

FEDERICO POGGIO 8: Un anno fa disputava la semifinale olimpica, poi il buio a causa di un serio infortunio che lo ha costretto a saltare tutta la prima parte della stagione. Si riprende in tempo per vivere il sogni di una finale Europea nell’acqua di casa. L:a ruota è girata e l’Italia ritrova un ottimo interprete dei 100 rana che domani può lottare per la medaglia.

SIMONA QUADARELLA 8: Vuole dominare nella piscina di casa e lo fa vedere fin dalla prima bracciata. Miglior tempo per distacco in batteria e domani assalto al settimo oro consecutivo agli Europei in vasca lunga.

MARTINA RITA CARAMIGNOLI 7: In finale c’è ed è l’ennesimo grande risultato di una ragazza caparbia che ha lasciato capire di essere arrivata all’ultimo atto della carriera, a meno di altri ripensamenti. Applausi.

ALICE MIZZAU 5.5: Non un avvio all’altezza delle aspettative per la specialista dei 200. Per la medaglia manca quel secondo e mezzo che era nelle sue corde.

LINDA CAPONI 7; Svolge il suo compito al meglio sia in. batteria sia in finale, tenendo le distanze dalle prime della classe contro avversarie che sulla carta avevano qualcosa in più.

NOEMI CESARANO 8: L’Italia potrebbe avere trovato oggi una interprete credibile di questa distanza. Scende in vasca come una leonessa, rimonta, riporta l’Italia in zona medaglia e poi paga qualcosa nel finale ma la ragazza è piaciuta tanto ed è da rivedere nelle gare individuali.

ANTONIETTA CESARANO 7: Il sogno medaglia svanisce quasi subito ma lei non si arrende e continua a spingere. Desta una bella impressione e piace il suo atteggiamento in acqua.

MARCO DE TULLIO 7: Il lancio che serviva alla squadra azzurra. Un tempo in linea con le aspettative che mette gli azzurri nelle condizioni di andarsi a prendere la medaglia.

LORENZO GALOSSI 6.5: Al mattino lascia intravedere tutte le sue potenzialità chiudendo una frazione senza responsabilità in 1’47”, al pomeriggio escono tutti i suoi 16 anni nella piscina a due passi da casa al debutto ad un Europeo. Non riesce ad esprimersi come potrebbe e saprebbe, ma la sua prova resta comunque positiva nel complesso, anche perchè la stanchezza inizia a sentirsi al termine di una stagione lunga e ricca di impegni.

GABRIELE DETTI 7.5: E’ tornato, finalmente. Due prove di alto spessore per il livornese che conferma quanto di buono aveva mostrato nella marcia di avvicinamento all’Europeo. Può prendersi soddisfazioni anche nelle gare individuali.

STEFANO DI COLA 9: L’argento azzurro porta la sua firma. Si inventa un capolavoro nell’ultima frazione, in particolare nell’ultima vasca e per poco non infila anche Milak. Budapest è solo un brutto ricordo, adesso c’è tutto un Europeo in casa da vivere al massimo.

Foto Lapresse

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