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Nuoto, Federico Burdisso insegue la riscossa agli Europei dopo un Mondiale a mezzo servizio

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Due medaglie olimpiche al collo sono un biglietto da visita inequivocabile per Federico Burdisso che anche a Budapest, dove non ha potuto recitare un ruolo da protagonista a livello individuale per le scelte fatte dopo i Giochi di Tokyo, è riuscito a lasciare il segno vincendo un fantastico oro con la staffetta 4×100 mista.

A Roma Burdisso potrà contare su una condizione sulla carta ottimale e su una grande carica che deriva dalla impossibilità di potersi esprimere ai massimi livelli nel consesso mondiale e dalla presenza del pubblico amico pronto a sostenerlo nelle sue scorribande nella gara che predilige, i 200 farfalla.

Il giovane allievo di Simone Palombi è pronto a lanciare l’ennesima sfida, a puntare ancora una volta al massimo nella manifestazione, l’Europeo, che lo fece conoscere al grande pubblico quando, quattro anni fa a Glasgow, al debutto, dopo aver ottenuto con un pizzico di fortuna il posto in finale, si lanciò all’attacco dal primo metro e andò a prendersi uno splendido bronzo, poi bissato dal bronzo alle Olimpiadi.

Nei 200 farfalla è risaputo: con in vasca un fenomeno come Milak, che pure non potrà essere al massimo della condizione quasi due mesi dopo aver sbaragliato il campo nella piscina di casa al Mondiale, si lotta per il secondo posto ma Burdisso non è uno che si fa intimorire dagli avversari. La sua condotta di gara è sempre la stessa: prima parte all’arrembaggio e poi cercare di tenere fino alla fine. Finora ha dato buoni frutti e l’impressione è che l’azzurro voglia cercare di fare qualcosa di più, puntare a migliorarsi e magari creare qualche preoccupazione al fenomeno ungherese.

Il percorso di Burdisso, anche in vista delle prossime stagioni, prevede poi una progressiva riconversione (pur sempre mantenendo la propensione al 200) verso la velocità. In staffetta il piemontese riesce a dare il meglio di sé sui 100, mentre nella gara individuale non è ancora riuscito ad essere competitivo ad altissimo livello ma l’impressione è che ci voglia provare a partire da questo Europeo, magari per completare la trasformazione e puntare, come suo desiderio nemmeno troppo segreto, ad entrare nel giro della staffetta 4×100 stile libero e provare a prendersi una medaglia anche lì con l’amico Thomas Ceccon, con cui ha condiviso tante avventure in azzurro a partire dagli eventi giovanili.

Foto Lapresse