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MotoGP, i precedenti di Bagnaia e Quartararo a Misano. Pista Ducati o Yamaha?

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Domenica è programmato il Gran Premio di San Marino, quattordicesimo dei venti atti di un Mondiale MotoGP ancora aperto. Merito soprattutto di Francesco Bagnaia, che non si è dato per vinto dopo la caduta del Sachsenring. Il piemontese ha inanellato tre vittorie consecutive, mentre Fabio Quartararo ha commesso a sua volta un errore ad Assen, a causa del quale ha visto rovinata anche la successiva gara di Silverstone. Il ritardo di Pecco da El Diablo si è così ridotto da 91 a 44 punti. Fra pochi giorni si scenderà in pista a Misano. Quali sono i precedenti dei contendenti al titolo iridato nell’autodromo intitolato a Marco Simoncelli?

MOTO3 (2013-2016)
Scarsa fortuna per entrambi nella prima classe formativa. Nel 2013 e nel 2014 c’è solo Bagnaia, il quale in entrambi i casi si ritira senza lasciare il segno. Nel 2015 il piemontese raggiunge l’arrivo, seppur nel gruppo di centro classifica. Si piazza 8°. Quartararo, invece, non parte in seguito ai postumi di una caduta patita nelle prove libere del venerdì. Infine, nel 2016, ambedue giungono al traguardo, ma fuori dalla zona punti. Insomma, in Moto3 nessuno dei due ha raccolto alcunché.

MOTO2 (2017-2018)
Ben diversa la storia in Moto2. Nel 2017 si corre sotto una pioggia battente. In pista Bagnaia passa sotto la bandiera a scacchi per 4°, a una ventina di secondi dal terzetto che si gioca la vittoria, composto da Lüthi, Syahrin e Aegerter. Quartararo invece giunge 7°, più distante. La classifica viene però riscritta a tavolino più di un mese dopo, quando Aegerter viene squalificato perché un campione di olio prelevato dalla sua moto dopo le qualifiche è risultato “non conforme”. Di conseguenza Pecco viene promosso in terza posizione. Un podio del tutto virtuale, a cui però fa seguito quello reale del 2018, quando il piemontese vince alla sua maniera. Parte bene dalla pole position e mena un ritmo insostenibile per chiunque, restando in testa dall’inizio alla fine. Il francese, invece, si esprime sulla falsariga dell’anno precedente, giungendo 7°

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MOTOGP (2019->)
Nel 2019, all’esordio nella classe regina, Quartararo corre subito da protagonista. El Diablo rimane a lungo in testa, inchinandosi a Marc Marquez solo nel corso dell’ultimo giro, fregiandosi comunque di un 2° posto di altissimo spessore. Il piemontese invece cade a metà distanza. Nel 2020 c’è un double header. Nel GP di San Marino il transalpino vive una giornata nera, partendo male e finendo a terra. Al contrario, Pecco si distingue in positivo, giungendo 2° e conquistando il primo podio della carriera in top-class. Potrebbe andare ancora meglio una settimana dopo, nel GP di Emilia Romagna. Bagnaia domina e sembra avviato verso il primo successo nella classe regina. Purtroppo, però, si stende tutto da solo a pochi giri dal traguardo. Il francese invece giunge 4°, seppur senza mai rubare l’occhio.

Si corre due volte anche nel 2021. A settembre tutto perfetto per Pecco, che parte dalla pole position e comanda dal primo all’ultimo giro. A ben guardare Quartararo è l’unico a impensierirlo, ma il ducatista lo doma ed El Diablo si accontenta di un 2° posto prezioso nella corsa al Mondiale. A ottobre, invece, Bagnaia inscena un gran duello con Marquez. Proprio quando lo spagnolo si arrende, il piemontese sbaglia e vola fuori pista, servendo il successo all’iberico e il titolo iridato al francese, che, conscio dell’accaduto, nel finale si disinteressa della lotta per la terza piazza e chiude 4°.

Insomma, a giudicare dai precedenti, a Misano Bagnaia è abituato ad avere prestazioni migliori di Quartararo. Riguardo le moto, un tempo l’autodromo era famoso per essere favorevole alle Yamaha, ma si tratta di una logica ormai superata. La Ducati del 2022 è indiscutibilmente superiore a qualunque avversaria, essendo in grado di vincere su ogni pista. I tracciati si dividono, quindi, fra quelli in cui le Desmosedici possono essere battute e quelli in cui invece non hanno rivali. Tutte le altre, M1 compresa, inseguono.

Foto: MotoGPpress.com