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Formula 1

F1, Toto Wolff: “Un weekend complicato, speravamo di essere sui livelli dell’Ungheria e invece…”

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Toto Wolff è scuro in volto al termine del Gran Premio del Belgio, quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022. Nello splendido scenario del tracciato di Spa-Francorchamps, infatti, la Mercedes ha concluso una domenica non propriamente trascendentale e, nel complesso, ben distante dai fasti dell’Hungaroring, con il doppio podio delle due Frecce d’argento.

In mezzo a queste due gare abbiamo vissuto le vacanze agostane che, nel caso del team di Brackley, sembrano aver proposto due vetture completamente differenti. Lewis Hamilton ha chiuso la sua prova già nel corso del primo giro dopo un contatto a Les Combes con Fernando Alonso, mentre George Russell ha conquistato il quarto posto, insidiando il podio di Carlos Sainz fino all’ultimo metro.

Il commento del team principal della Mercedes, Toto Wolff, non è improntato alla soddisfazione, come conferma ai microfoni di Sky Sport: “Oggi non siamo andati forte, come è successo alla Ferrari. Non è una maniera per lenire il dispiacere. E’ più importante notare cos’hanno fatto Red Bull e Max Verstappen che hanno dominato la scena. Se non capiamo in fretta cosa sta succedendo, sarà un aspetto che potrebbe rovinare anche il 2023”. 

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Il team principal di origini austriache prosegue nella sua analisi: “Non ha nemmeno troppo senso parlare di aspettative qui a Spa. Questa stagione è davvero strana. 3 settimane fa in Ungheria abbiamo centrato la pole position dopo un venerdì nel quale non avevamo nulla in mano, quindi in gara abbiamo fatto molto bene, centrando un doppio podio. Quella prestazione ci aveva dato la fiducia di poter pensare alla prima vittoria dell’anno ma, già dalle qualifiche di ieri, avevamo capito che non avremmo avuto la minima chance”.

Toto Wolff è netto: “Ripeto: dobbiamo capire la macchina. Lewis dice che dobbiamo pensare già al 2023? Ok, ma se non troviamo il nocciolo del problema attuale non potremo pensare a un 2023 importante”. 

Foto: LPS DPPI