Seguici su

Tennis

Wimbledon 2022, Ons Jabeur: “La finale è un sogno, vorrei essere d’ispirazione per giocatrici arabe ed africane”

Pubblicato

il

Con la vittoria in semifinale contro la tedesca Tatjana Maria, la tennista tunisina Ons Jabeur ha riscritto le pagine di storia del tennis, diventando la prima finalista africana ed araba di uno dei quattro tornei dello Slam. Ci riesce dopo essere diventata la prima a vincere un titolo WTA e ad essere entrata nella top10 del ranking.

In conferenza stampa, Jabeur era tanto felice quanto concentrata: “Il sogno è iniziato l’anno scorso, mi diverte sempre tantissimo giocare qui, il pubblico è incredibile. Non ho giocato così tanti Wimbledon prima, e sono spesso uscita al primo o al  secondo turno. Arrivare fino in fondo è un sogno”.

“Sapevo che stavo giocando bene sull’erba grazie al mio gioco e alla grande preparazione – ha continuato Jabeur – l’anno scorso, quando ho perso nei quarti di finale ho detto alla mia mental coach Melanie Maillard ‘Tornerò l’anno prossimo per il titolo’ “.

Poi un passaggio su chi sarà dall’altra parte della rete in finale, Elena Rybakina: “Lei serve davvero bene, quindi il mio obiettivo principale è quello di rispondere quante più palle possibile, per farla lavorare duro per vincere il punto. So che il mio gioco potrebbe davvero infastidirla, cercherò di concentrarmi molto su me stessa”.

Wimbledon 2022: Nadal costretto all’abbandono per uno strappo addominale, è il settimo ritiro in carriera

Infine Jabeur si prende un momento per assaporare l’importanza storica del suo risultato: “Sono una donna tunisina orgogliosa in piedi qui oggi. Vorrei cercare di ispirare il più possibile. Vorrei vedere sempre più giocatrici, non solo tunisine, ma anche arabe o africane sul tour. Adoro il gioco e voglio condividere questa esperienza con loro”.

Foto: LaPresse