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Wimbledon 2022, è servito il miglior Djokovic per spuntarla su uno Jannik Sinner a cui ormai manca solo qualche dettaglio

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Applausi per Novak Djokovic e applausi per Jannik Sinner. Il campione serbo, per la settima volta in carriera, vince in rimonta al quinto set e si qualifica per la semifinale di Wimbledon con il settimo titolo nel mirino. Grande orgoglio però deve averlo anche Sinner che per due set e mezzo ha messo in grande difficoltà l’asso nativo di Belgrado, dimostrando di aver compiuto in pochissimo tempo non uno, ma due step in avanti.

Se si riavvolge il nastro, infatti, l’altoatesino si era presentato ai Championships con un bilancio molto negativo sui prati e la partita contro Stan Wawrinka, pur vinta, aveva evidenziato non poche difficoltà negli spostamenti laterali e nel saper leggere questa superficie. Jannik è cresciuto di partita in partita, aggiudicandosi il non banale match contro John Isner nel terzo turno e lo scontro tra Next Gen con Carlos Alcaraz.

Wimbledon 2022: Jannik Sinner fa sognare per due set, poi Novak Djokovic vince al quinto

Ecco che la valutazione in quei primi due set vinti per 7-5 6-2, rubando il tempo a Djokovic, costretto spesso alle palle corte per uscire dallo scambio, è stato significativo. Dal terzo parziale, l’intensità di Jannik è un po’ calata, mentre quella di Nole è salita (solo tre errori non forzati in tre frazioni!). Un ascesa inarrestabile, con l’azzurro che però ha cercato in tutti i modi di resistere, ma ancora il bagaglio non è completo.

Ci arriverà Sinner perché è sulla via giusta e i miglioramenti evidenziatisi in questi giorni londinesi parlano chiaro. Pazienza se qualche tifoso avrà da ridire, resta la bontà di una prestazione di altissimo livello per un giocatore da lavori in corso.

Foto: LaPresse