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Ciclismo

Tour de France 2022, attesa per la tappa del pavé con la Foresta di Arenberg. Ma non mancheranno le salite nella prima settimana

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Giornata di riposo quest’oggi al Tour de France. Dopo l’inizio in Danimarca, la carovana è ora in viaggio verso Dunkerque, sede della quarta tappa della Grande Boucle. Mercoledì ci sarà il primo vero crocevia della corsa, la tappa del pavé con arrivo nella foresta di Arenberg, un vero e proprio inferno per gli uomini di classifica. Ma durante questa prima settimana al completo non mancheranno le salite. 

Gli occhi sono difatti puntati alla settima frazione, la Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles, primo arrivo in salita: prima degli ultimi 8700 metri ci saranno il Col De Grosse Pierre (3100 metri al 6,4%) e il Col Des Croix (3300 metri al 6,3%). Poi l’ultima ascesa, già di suo complicata ma con un tratto finale in cui si toccano punte del 20 che del 24%: in pratica, se ti fermi rischi di non ripartire più.

Il giorno dopo altra tappa di media montagna con lo sconfinamento a Losanna: una frazione in cui non ci si aspetta un arrivo alla spicciolata visto che Cote du Marechet, Cote des Rousses e Col de Petra Felix non rappresentano delle difficoltà insormontabili, ma si sale anche verso l’arrivo, con il penultimo chilometro che si attesta sul 12%.

La settimana si chiude poi con la prima vera tappa che rimarrà nelle gambe, la Aigle-Chatel Les Portes Du Soleil, quasi tutta in territorio svizzero. Negli ultimi 80 chilometri c’è un’ascesa di seconda categoria, il lungo Col des Mosses (13,3 km al 4,1%), e due di prima, il Col de la Croix (8,1 km al 7,6%) e il Pas de Morgins (15,4 km al 6,1%), quest’ultimo che scollina a meno di 10 chilometri dal traguardo. All’arrivo vivremo una classifica profondamente diversa rispetto a quella che stiamo leggendo in questo lunedì.

Foto: LaPresse