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Tennis, Matteo Berrettini torna in campo: “Non riuscivo a guardare Wimbledon”

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Il torneo di Gstaad ospiterà il ritorno in campo di Matteo Berrettini. Ricordiamo tutti la delusione provata dopo l’annuncio del tennista romano all’inizio di Wimbledon, a cui ha dovuto rinunciare a causa della positività al Covid-19. Un vero peccato poiché l’attuale numero 15 al mondo arrivava allo Slam londinese come uno dei favoriti sull’erba, dopo i successi a Stoccarda e al Queen’s.

Matteo ha raccontato le sensazioni sue e del team in una conferenza stampa tenutasi via Zoom con numerosi giornalisti presenti: “È stato assurdo, anche perché il mio team cercava di non sembrare troppo triste. Io me ne stavo isolato nella mia stanza, sperando di essere negativo in tempo per il martedì“.

Matteo ha poi ammesso di non avere avuto la forza di guardare il torneo soltanto da spettatore: “Il torneo non l’ho visto, se non verso la fine. Onestamente non riuscivo a guardarlo, non sono un grande appassionato di tennis quando non lo gioco. (…) Ammetto di non essere stato troppo socievole con chi cercava di chiamarmi o scrivermi in quei giorni“.

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L’azzurro ha poi spiegato come ha provato a mettersi alle spalle la delusione: “Ho cercato di guardare il lato positivo. Nonostante la tristezza e la delusione, arrivavo da due settimane in cui non avrei potuto chiedere di meglio. Tornato dopo l’operazione alla mano sono riuscito a vincere due tornei, alla fine ho cercato di tornare da Londra con il ricordo positivo della vittoria al Queen’s e non con l’amaro in bocca per non aver giocato Wimbledon“.

Foto: LaPresse