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Tennis, Adriano Panatta: “L’Italia ha la squadra più forte e può vincere la Coppa Davis”

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Un occhio attento. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Adriano Panatta ha valutato quanto accaduto ad Amburgo, teatro del primo successo a livello ATP di Lorenzo Musetti. La vittoria in Finale del toscano, contro l’attuale n.5 del mondo Carlos Alcaraz, non può lasciare indifferenti ed è stata una conferma delle grandi qualità tecniche del carrarino.

Da questo punto di vista, Panatta è stato colpito favorevolmente: “Gioca davvero bene, ha talento e una bella mano. Ha dimostrato di avere un bel carattere ed è la cosa che mi piaciuta di più. La storia del confronto con Alcaraz certifica che ha veramente molte qualità“, ha raccontato l’ex campione, vincitore del Roland Garros 1976, alla Rosea.

E dunque l’Italia può contare su tre tennisti che possono davvero regalare tante soddisfazioni, ovvero Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Musetti. Panatta ha analizzato i citati, evidenziandone le differenze nell’intervista alla Gazzetta: “Matteo è il classico giocatore servizio dritto, sembra quasi un australiano dei vecchi tempi, però con la forza fisica e la velocità di oggi; Sinner è un tennista che gioca molto bene da fondo campo in dritto e rovescio, un giocatore di spinta, più forte tiri e più forte tira lui, infatti secondo me non ci hanno ancora capito niente; Lorenzo è un po’ più estroso, sa fare più cose, ma forse per questo rischia di avere più difficoltà perché se non sta al 100% della forma fa più fatica. Chi invece sa fare meno cose, si aggrappa a quelle che sa fare meglio, riuscendo magari a uscire pure da situazioni complesse“.

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E dunque è idea di Adriano che con questo trio si possa puntare a vincere la Coppa Davis, dopo quanto accaduto nel suo anno magico (1976): “Secondo me abbiamo la squadra più forte in assoluto in questo momento. Forse ci resta solo qualche problema nel doppio, però questa Davis non mi piace proprio, è un’altra cosa rispetto a quella che disputavamo noi. E’ solo business“, ha sottolineato alla Gazzetta dello Sport.

Foto: LaPresse