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Rugby

Rugby, Georgia-Italia: gli azzurri favoriti, ma occhio alla fame georgiana

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Scenderanno in campo domani, domenica 10 luglio con fischio d’inizio alle 18 italiane, la Georgia e l’Italia per l’ultimo test match estivo degli azzurri. La sfida all’Adjarabet Arena di Batumi sarà la più dura per l’Italia dopo le vittorie contro Portogallo e Romania nelle ultime due settimane.

La Georgia è una formazione esperta, che punta sulla fisicità della mischia per dominare le fasi statiche del match. Sarà proprio con i primi otto uomini che gli azzurri dovranno vincere la partita, disinnescare i possibili attacchi dei padroni di casa in difesa e, invece, farsi trovare sul piede avanzante in attacco. Georgia che è molto pericolosa, come sanno le Tonga – battute ai Mondiali 2015 – ma anche il Galles – che soffrì tantissimo nel 2017 – e l’Italia, che nell’ultimo match tra le due squadre a Firenze nel 2018 si impose a fatica 28-17.

Gli azzurri sono un cantiere aperto, Kieran Crowley ha convocato molti giovani per questo tour estivo e ha testato diverse opzioni contro Portogallo e Romania. A deludere, sin qui, la prestazione con i lusitani, battuti solo allo scadere da un’Italia che è apparsa da un lato smarrita, incapace di imporre il proprio gioco, e dall’altro supponente contro un avversario sulla carta modesto. Ma con la Georgia sarà molto diverso e, probabilmente, la sfida da tenere più a mente è quella con la Romania.

A differenza del Portogallo, squadra più imprevedibile e veloce che ha puntato sui trequarti, Romania e Georgia sono formazioni più solide, concrete, ma che hanno nella mischia il loro punto di forza, mentre sono più leggibili nel gioco aperto. E l’Italia con la Romania ha disinnescato i pericoli fin da subito, per poi allungare e imporsi con la linea arretrata.

E per farlo Kieran Crowley ha scelto Capuozzo a estremo; Menoncello e Padovani alle ali; Brex e Zanon centri; la mediana formata da Allan e Alessandro Garbisi. In terza linea Halafihi, capitan Lamaro e Ruzza; seconda fila con Fuser e Cannone; e prima linea con Ferrari, Lucchesi e Fischetti. In panchina, infine, Nicotera, Nemer, Neculai, Sisi, Pettinelli, Giammarioli, Fusco e Paolo Garbisi.

Foto: Fir/GettyImages