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Atletica

Gianmarco Tamberi: “Ho un nervo infiammato, ma in Nazionale passa tutto. Coreano e americani da battere”

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Gianmarco Tamberi spera di essere protagonista ai Mondiali 2022 di atletica leggera, che scatteranno domani a Eugene (Oregon, USA). Il Campione Olimpico di salto in alto, che già venerdì sarà atteso dalle qualificazioni, si presenta alla rassegna iridata con qualche problema fisico, che non gli ha lasciato respiro nelle ultime settimane e che sta minando le sue certezze. Il marchigiano, bronzo ai Mondiali Indoor in inverno e forte del 2.30 di Ostrava, non si è tirato indietro nelle consuete dichiarazioni della vigilia.

Gianmarco Tamberi ha spiegato nel dettaglio qual è il fastidio alla gamba di stacco che lo sta tormentando: “Con la maglia azzurra addosso mi trasformo e non sento più nulla, nemmeno il fastidio che mi ha accompagnato in queste settimane alla gamba di stacco. Che cos’è? In poche parole, è l’irritazione di un nervo del retto femorale: come uno spillo, che mi impedisce di rimanere decontratto. Ma non ci penserò, ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro. Ho fatto di tutto per risolvere, anche spostare la mia partenza per gli Stati Uniti, e devo ringraziare la Federazione per avermi supportato in tutto. È emerso tutto a Ostrava, quando ho saltato 2,30, ed oggi mi sento più forte che in occasione di quella gara”.

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La combattività è uno dei tratti distintivi del ribattezzato Gimbo: “Sono un guerriero, in campo lotterò fino alla fine, senza pensare al dolore, o agli avversari. La testa sarà solo sul mio salto. Cerco di sentirmi in casa ovunque, il calore della gente, l’energia che arriva dalle tribune, è una mia arma. Ma qui, lo stadio è veramente pazzesco, la curva a ridosso delle pedane, sembra quasi un palaindoor. Non vedo l’ora di andare in campo, l’idea di quello che troverò mi carica tantissimo”.

In conclusione un passaggio sull’annunciata separazione dal papà Marco nel ruolo di allenatore e sugli avversari che troverà a Eugene:Non mi risulta ci siano state liti familiari, anzi. Quello che è successo al momento non è nei miei pensieri, non può esserci spazio per questo: devo rimanere concentrato sulla gara, sulla mia tecnica di salto, sull’obiettivo che mi sono posto, ho bisogno di ogni energia per farcela, non posso distrarmi. A Eugene mi seguirà mio padre, come previsto. Gli avversari? Soprattutto il coreano Woo, i due statunitensi Harrison e McEwen, sono loro quelli che hanno fatto meglio quest’anno“.

Foto: Lapresse