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Volley femminile, Paola Egonu entra nel finale e salva l’Italia al tie-break con la Repubblica Dominicana in Nations League

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Una Italia troppo brutta per essere vera si salva al tie break battendo 3-2 la Repubblica Dominicana che ha sfiorato il colpaccio con le vice-campionesse del mondo. Match in altalena per entrambe le squadre ma preoccupano i black out della squadra di Mazzanti che già aveva rischiato di pagare dazio con la Serbia e che anche oggi è salita più volte sull’altalena giocando discretamente nel primo, nel terzo set e nel quinto set ma essendo surclassata nel secondo e nel quarto, dominata dalla Repubblica Dominicana che ha giocato una partita onestissima e che ci aspettiamo di vedere sugli stessi livelli contro le rivali dell’Italia nella corsa alle posizioni di rincalzo per la qualificazione alla Final Eight della VNL.

Dall’altra parte c’era una squadra motivatissima e con doti tecniche e fisiche indiscutibili ma le azzurre hanno affrontato questa gara non con la dovuta concentrazione e attenzione e in questo modo il rischio di uscire dalle prime sette della classifica e di perdere tanti punti nel ranking è reale. Vista l’importanza del ranking e la partenza a rilento, inevitabile, delle azzurre in VNL, ogni partita a Brasilia è molto importante e degli esperimenti si farebbe volentieri a meno. Ci saranno le amichevoli per farli. In questa serata buia si salvano Anastasia Guerra e Sara Bonifacio, oltre alla Paola Egonu del tie break: per il resto tutto o quasi da rivedere con Nwakalor in seria difficoltà in attacco: occasione sprecata dall’opposta azzurra che di spazio non ne avrà tanto nella fase calda della stagione.

Tante le novità in campo con Mazzanti che cambia rispetto a martedì notte: Malinov in regia, Nwakalor opposta, Chirichella e Danesi al centro, Guerra e Degradi in banda e De Gennaro libero. La Repubblica Dominicana risponde con Marte in regia, Ga. Gonzalez opposta, J. Martinez e Ge. Gonzalez centrali, B. Martinez e Pena in banda e Rodriguez libero. Si gioca punto a punto nella prima parte di gara con l’Italia che fa una gran fatica a mettere a terra il pallone e sfrutta gli errori delle rivali andando a vanti 12-9. La Repubblica Dominicana non molla, Pena riporta avanti le caraibiche (14-15). Ci pensa Anastasia Guerra a riportare avanti un’Italia che fatica meno a mettere a terra il pallone e riesce, dopo essere stata raggiunta a quota 23, ad imporsi con il punteggio di 25-23.

Nel secondo set le avvisaglie del primo parziale si manifestano in modo devastante per un’Italia in costante difficoltà in ricezione, scontata in attacco e impalpabile a muro. La squadra caraibica prende il largo nella parte centrale, sfruttando un black-out totale delle azzurre che vanno sotto 21-13. Entrano Bosio e Bonifacio ed è proprio Bosio in battuta a riportare le azzurre al 22-18 ma la Repubblica Dominicana si riprende e vince 25-20.

L’Italia risale sull’altalena e in avvio di terzo set rimette le marce alte. Le dominicane perdono lucidità e le azzurre volano sul 12-8. La squadra italiana, pur senza strabiliare, gestisce al meglio il vantaggio, a parte un black-out che riporta le caraibiche sul 18-14. Le azzurre riprendono la velocità di crociera, la Repubblica Dominicana riparte solo nel finale e si arrende con il punteggio di 25-19, con il set chiuso dalle due subentrate, Bosio in regia e Bonifacio al centro con un primo tempo imprendibile.

La carta che l’Italia pesca nel quarto set è quella dell’inginocchiato. Le azzurre, con una spenta Bosetti al posto di Degradi che ha un problema alla coscia, sbagliano tutto quello che possono, smettono di battere in modo efficace, perdono progressivamente ricezione, attacco e muro prestano il fianco alle scatenate dominicane che non si fanno pregare e picchiano duro. Le caraibiche scattano avanti 11-7 e, come nel secondo set, prendono un vantaggio abissale nella parte centrale del set, 21-14. A nulla serve l’ingresso di Egonu: l’Italia perde 25-15.

L’opposta titolare azzurra torna buona per il tie-break. Le azzurre si scuotono, non hanno bisogno di fare tanto di più per mettere all’angolo le avversarie: basta un servizio leggermente più efficace e un terminale offensivo come Egonu. le azzurre volano sul 7-3 e si affidano proprio a Egonu per portarsi sul 12-7 e sul 14-9 ma manca l’ultimo black-out alla collezione: la Repubblica Dominicana mura e difende più che può e si porta 14-12 fin quando Egonu non piazza la stoccata del 15-12 che porta due punti e una gioia contenuta per una prova su cui ragionare per le scelte future.

In casa Italia 17 punti per Guerra, 11 punti a testa per una spenta Nwakalor e Degradi. Egonu praticamente solo nel tie-break ha messo a segno8 punti. Per le caraibiche Pena top scorer con 20 punti, B. Martinez 17, Ga. Gonzalez 16, J. Martinez 11 punti.

Foto Fivb