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Roland Garros 2022: è Casper Ruud lo sfidante di Rafael Nadal in finale. Battuto Marin Cilic che cede alla distanza

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Non sarà solo una finale inedita, ma anche un confronto mai visto a livello ATP. Lo sfidante di Rafael Nadal sarà Casper Ruud: il norvegese ha sconfitto Marin Cilic per 3-6 6-4 6-2 6-2 in poco meno di 3 orer di gioco (2 e 55, per l’esattezza), ponendo fine ai sogni del croato, apparso con meno vigore fisico rispetto al suo avversario col passare dei minuti. Ruud è per la prima volta all’ultimo atto di un torneo dello Slam, e domenica cercherà di fare la storia: dovrà impedire al mancino di Manacor di vincere per la quattordicesima volta a Parigi.

Il primo ad avere occasioni è Cilic, che però non trasforma due palle break nel terzo gioco. Lo fa invece nel settimo, trovando ottime soluzioni in risposta sul 3-3. Da quel momento Ruud comincia a traballare spesso alla battuta, alternando buone soluzioni ad altre situazioni in cui definirlo convinto è un’esagerazione. Il croato ne approfitta, ha un set point e lo trasforma spedendo l’avversario sempre più lontano prima di sfoderare il dritto incrociato del 6-3.

Inizialmente il norvegese pare in difficoltà, stando parecchio indietro in risposta, anche nel secondo parziale, ma una volta finite le chance per Cilic arrivano le sue: 0-40, tre chance, e finisce per essere lui quello davanti. Tutto il resto del parziale pare andare liscio per Ruud, ma proprio sul 5-4 qualcosa si inceppa: errori in serie, tre palle break per il croato. Arrivano però due vincenti di dritto e una gran prima per cancellare il tutto, poi giungono un ace e uno splendido lungolinea di rovescio per sigillare il 6-4. Un’ora e mezza è trascorsa.

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Cilic va subito nei guai a inizio terzo set: tra le sue bordate di dritto e le gran difese di Ruud prevalgono queste ultime, anche se poi alla fine è il solito problema degli smash a tradire l’ex vincitore degli US Open, che subisce il break in apertura. Il croato perde colpi, il norvegese li aumenta, un altro game in battaglia se lo prende quest’ultimo in risposta con un gran rovescio. Sul 4-1 15-15 in favore del norvegese accade l’incredibile: un’attivista entra in campo per protestare contro il cambiamento climatico: addosso ha una maglia con la scritta “We have 1028 days left”. Dopo un quarto d’ora di stop si riprende, ma le cose non cambiano e Ruud porta a casa il parziale.

A Cilic la pausa non serve in alcun modo, perché i colpi non fanno più male, da parte sua c’è notevole incostanza e per il norvegese questo è oro. Un break, poi due, la totale padronanza del campo e la chiara impressione di essere più fresco nella sera di Parigi che oramai scende. Tutto si chiude in gran velocità: nell’ultimo game Ruud chiude a zero, facendo gioire tutto il suo angolo fino alle lacrime. Lui, invece, sorride sì, ma è calmissimo. Quasi a voler dire che per lui non è finita qui.

Emblematici i 16 ace messi a segno dallo scandinavo, ma è il 64% di punti vinti sulla seconda a metterlo nella direzione giusta verso il successo. Inoltre, anche il saldo vincenti-errori gratuiti è di ottimo livello, 41-21, mentre si capisce la tattica di, a volte, far sbagliare Cilic perché il croato chiude a 51-56.

Foto: LaPresse