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Nuoto, Nicolò Martinenghi si consacra campione. E ora anche Adam Peaty non fa più paura

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La forza della consapevolezza. Nicolò Martinenghi entra nella storia del nuoto italiano diventando il primo atleta nella rana a vincere un oro mondiale. Lo si era compreso ieri che la condizione fosse buona e anche il modo di rapportarsi all’acqua e agli avversari era stato ben augurante. E così la Duna Arena di Budapest (Ungheria) si è tinta d’azzurro e grazie al lombardo l’Inno di Mameli risuonerà per la prima volta in questa edizione 2022.

Una Finale nella quale l’allievo di Marco Pedoja arrivava con il miglior riscontro delle semifinali, in corsia n.4. Ci ha provato l’americano Nic Fink a far saltare il banco, lanciando la prova su un passaggio veloce ai 50 metri di 27.14. Bravo però Martinenghi a tenere la scia e a girare in 27.39, in marcatura perfetta del suo avversario.

La seconda vasca è stata quella della verità e il nostro portacolori ha tirato fuori le unghie, facendo la differenza negli ultimi 15 metri e stampando il tempo di 58.26 (nuovo record italiano, precedente 58.28) a precedere il rientrante olandese Arno Kamminga (58.62) e Fink (58.65).

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E così lo scettro di Adam Peaty è stato presto dal nostro portacolori e la continuità di rendimento è quella giusta che può portarlo a insidiare in prospettiva il britannico. Certo, la distanza è ancora piuttosto importante se si tiene conto che l’alfiere del Regno Unito è stato tale da abbattere il muro dei 58″.

Foto: LaPresse