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Roland Garros 2022, Alexander Zverev batte Carlos Alcaraz! Il tedesco stravolge il pronostico e vola in semifinale

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Alexander Zverev si riscatta della finale di Madrid e si qualifica per la seconda volta consecutiva alle semifinale del Roland Garros 2022. Il tennista tedesco riesce ad avere la meglio su Carlos Alcaraz per 6-4 6-4 4-6 7-6 tre ore e venti minuti; c’è da dire che l’iberico per almeno un’ora e mezza è apparso non vicino agli standard a cui ci ha abituato negli ultimi mesi, ma da sotto due set a zero stava riuscendo a ribaltare l’inerzia passo dopo passo.

Ma dall’altra parte Zverev è riuscito ad arginare il ritorno del suo avversario, grazie ad un tie-break giocato a livelli paradisiaci, in cui ha cancellato alcuni momenti in cui ha rischiato di buttare via la partita avendola praticamente in mano. Ora il tedesco attende il vincente della sfida infinita tra Rafa Nadal e Novak Djokovic che comincerà fra pochi minuti.

Siamo chiari: non è minimamente il match di Madrid. Zverev è tirato a lucido e, dopo un primo periodo di adattamento all’aggressione di Alcaraz, inizia a prendergli le misure. Forse anche condizionato dalla pressione del match, l’iberico vive un turno di battuta in cui perde la prima, il numero 3 al mondo ne approfitta e, con apparente facilità, chiude quasi immediatamente la pressione.

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In effetti l’iberico sembra, per la prima volta dopo tempo, un ragazzo di 18 anni. Di enorme talento, sia chiaro, ma che deve ancora imparare qualcosa. Piano piano si scrolla di dosso la tensione e fa vedere di più le cose a cui ci ha abituato, in primis una gran sensibilità di tocco con la palla corta, ma il momento di vuoto arriva lo stesso e Zverev, che non è un habitué a questi livelli, si fa trovare prontissimo, accorciando lo scambio ogni volta che può. Alcaraz compie due errori sanguinosi, tra cui un servizio e volée assai scriteriato, e il tedesco si prende il break. Il decimo e ultimo gioco è drammatico: il numero 3 del mondo rivive i suoi dolori con la seconda di servizio, ma Carlitos non ne sa approfittare, ritrovandosi sotto due set a zero.

Il match sembra poter cambiare in qualunque momento. Alcaraz non è pienamente lucido, ma rimane comunque in piedi fino al nono gioco, quando sembra arrivare un altro momento critico trovandosi sotto 30-40 con una palla break che per Zverev profuma pienamente di match point. E invece, quando non te lo aspetti, arriva il ruggito del campione, annullandola con un dropshot chirurgico. La sfida cambia, l’iberico ritrova coraggio mentre ora è Zverev quello spaurito: palle corte per Alcaraz come se non ci fosse un domani e arriva il break valido per il terzo set, con il diciannovenne che rientra in partita spinto dal Philippe Chatrier.

Oramai l’equilibrio regna sovrano fra i due. Non ci sono sussulti nel quarto set per almeno otto giochi, con i servizi che dominano, e poi il numero 6 del mondo torna nuovamente a tremare. Zverev va avanti 0-30 con due magate di rimessa, si divora un rovescio andando in bocca all’iberico ma poi riceve un regalo enorme da parte dell’avversario, che con il doppio fallo gli offre l’opportunità di servire per il match. E al momento decisivo, il tedesco diventa un gattino spaurito invece di prendersi la partita, venendo mangiato dalle ansie e permettendo allo spagnolo di risorgere.

Si va allora al tie-break, che forse è il momento più bello della sfida tra i due. È Zverev che mette il naso avanti per due volte nei primi sei punti, con una gran smorzata e un errore avversario nel serve and volley. Ma Alcaraz non è mai domo, recupera conducendo gli scambi; i due si scambiano colpi da urlo, tra un rovescio in diagonale strettissimo dell’iberico e un passante di pura seta del tedesco. Ancora il rovescio dà e toglie a Carlos, che prima indovina un lungolinea da maestro ma poi vede l’incrociato infrangersi sul nastro, poi il numero 3 al mondo si guadagna il match point con una gran parata a rete. Non basta per piegare l’iberico, che spingendo sulla diagonale di rovescio si salva in calcio d’angolo, però Zverev se ne procura un’altra ancora con il gioco di rete, chiudendo poi il match con un gran rovescio in risposta subito dopo.

Le statistiche fanno emergere un numero spropositato di errori per Alcaraz, che ha avuto costanti problemi con il dritto: ben 56 gratuiti per lo spagnolo, a fronte di 46 vincenti. Dall’altra parte saldo positivo per Zverev (39-34), che in più di un’occasione è stato salvato anche da delle seconde palle davvero aggressive, con cui ha racimolato anche qualche ace.

Foto: LaPresse