Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Tiberi, Battistella, Fancellu: i giovani ci sono, abbiamo troppa fretta”

Pubblicato

il

SECONDA VITTORIA DI TAPPA PER L’ITALIA

Speravo in Albanese oggi, ma si è staccato troppo presto. E’ stato bravo Rota perché è stato lui a portare via la fuga decisiva. Sono andati fortissimo per tutta la tappa. I primi tre non avevano mai vinto, però Oldani era un po’ più veloce.

VAN DER POEL COME BETTINI AI MONDIALI 2008

Si pensava tutti a Van der Poel, invece ha fatto un po’ da specchietto per le allodole. Oldani è stato bravo a seguire Rota, i due sono anche molto amici. Van der Poel ha fatto come Bettini ai Mondiali 2008. Non so se era una cosa pianificata dalla partenza, ma ad un certo punto ha favorito il suo compagno di squadra. Per battere l’olandese bisogna anticiparlo, poi è venuta fuori tanta selezione. La tappa è stata esigente. Secondo me comunque Van der Poel non avrebbe vinto, perché sulla salita finale si è staccato: inizia ad essere un po’ stanco anche lui.

OLDANI BUON CORRIDORE, MA TROPPO CHIUSO ALLA ALPECIN

E’ quello che diciamo spesso, i talenti italiani vanno in squadre straniere e per ovvi motivi possono essere penalizzati. Se sei in squadra con Van der Poel, è logico che devi lavorare per lui, lo stesso discorso vale quando c’è Merlier. In una squadra italiana verresti un po’ fuori, avresti più chance per emergere. Oldani è un ragazzo che ha un po’ di talento, ma purtroppo così viene penalizzato. La vittoria di oggi potrebbe un po’ cambiare la sua percezione, perché ha delle qualità. E’ adatto ad una Liegi, se vogliamo inquadrarlo come corridore, va bene in salita, è veloce ma non velocissimo. Le sue prospettive possono cambiare, ma non penso sia il corridore super-vincente di cui abbiamo bisogno. A noi manca il corridore di continuità, come è ad esempio Nibali, di cui sapevi che potevi sempre fidarti nelle corse a tappe.

QUALCHE NOME PER IL FUTURO PERÓ NON MANCA PER LE CORSE A TAPPE

Tiberi sono convinto che arrivi prima o poi. Io sono stato frainteso quando l’ho criticato. Le mie critiche erano rivolte al rendimento nella cronometro. Poi se vinci una corsa come ha fatto lui in Ungheria, allora cambia tutto. 
Battistella è un altro bel corridore, ma quest’anno è stato sfortunato, ha preso tanti malanni a inizio stagione: quando parti male, non è facile recuperare. Può venire fuori per le corse a tappe. 
Aleotti è molto chiacchierato, purtroppo sta rendendo poco e sta stentando. Però ha 23 anni, non dimentichiamocelo. A noi ci ha un po’ spiazzato l’andamento degli sloveni e di altri campioni che sono venuti fuori a 20 anni. Ma a 23 anni uno non è vecchio. Dobbiamo aspettarli un po’ di più questi ragazzi. Purtroppo qui appena uno fa mezzo risultato, gli viene subito messo addosso lo zaino pesante, poi immancabilmente delude e non rispetta le aspettative. Abbiamo troppa fretta. Un altro ragazzo è Fancellu che ha avuto tanti problemi fisici, bisogna aspettare anche lui, è un corridore buono.

KELDERMAN É RIENTRATO IN CLASSIFICA

Kelderman è sempre a tre minuti. Però chi doveva tirare per andare a riprenderlo? Al momento non rappresenta un pericolo. Magari può diventare uno in più per fare confusione: la Bora ha una bella squadra e potrebbe creare scompiglio. Kelderman potrebbe lanciarsi ancora in una fuga giusta, magari a Torino: allora a quel punto cambierebbe tutto. Il Giro è ancora lungo, mi aspetto di tutto. Con queste andature che stanno tenendo, tanti salteranno. Oggi per due ore sono andati a 55 km/h, ce ne rendiamo conto? 

DOMANI UNA TAPPA DIFFICILE DA INTERPRETARE

Domani c’è una tappa di trasferimento, poi sabato a Torino sarà davvero dura con due volte la Maddalena ed il Superga. Se fa così caldo, tanti pagheranno. Domani il Colle di Nava non è così facile come salita, lì possono far fuori i velocisti. Non è scontato che arrivino in volata. Con la tappa di Torino che li attende sabato, non so però le squadre quanto vorranno tenere i ritmi alti. In caso di volata per me vince Demare, lo vedo come quello più brillante su un arrivo in leggera salita, dove invece Dainese farebbe più fatica. Anche Van der Poel, se facesse la volata, potrebbe vincerla.

LE PUNTATE PRECEDENTI 

Puntata zero: presentazione favoriti Giro d’Italia 2022

Prima puntata: “Vincenzo Nibali mi ha impressionato. Fortunato non è fuori dai giochi”

Seconda puntata: “Nibali è tiratissimo. Ciccone e Fortunato non sono da classifica”

Terza puntata: “Carapaz vince sull’Etna. A Simon Yates non conviene prendere la maglia rosa”

Quarta puntata: “Spero in Ciccone, Fortunato è da fughe”

Quinta puntata: “E se Nibali ci ripensa? Le nostre società puntano sugli stranieri”

Sesta puntata: “Tappe noiose, il Tour è diverso”

Settima puntata: “Agli italiani manca qualità, ma 2-3 tappe le vinceremo”

Ottava puntata: “Se Ciccone arriva 12° deve essere contento. Pozzovivo nei 15? Un miracolo”

Nona puntata: “Ciccone non deve fare il capitano”

Decima puntata: “Vedo Nibali da top5. Girmay vale Van Aert e Van der Poel”

Undicesima puntata: “Nibali può ribaltare il Giro. Cassani e Basso rilanceranno il ciclismo italiano”

Exit mobile version