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Ciclismo

Giro d’Italia 2022, domani altro tappone con Vetriolo e Menador. Pendenze terribili. Ed arriva la pioggia…

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Giro d’Italia 2022 sempre più addentrato nelle fasi più bollenti. Sono questi i giorni in cui si deciderà la corsa rosa, con la lista di pretendenti oramai ridotta a quattro nomi, per ordine di classifica Richard Carapaz, Jai Hindley, Joao Almeida e Mikel Landa. Non ci sarà tempo di riposare dopo la frazione con arrivo all’Aprica: domani la Ponte di Legno-Lavarone sarà un’altra giornata faticosissima per il gruppo.

E già l’inizio fa capire l’andazzo della giornata, poiché i primi 8 chilometri saranno già in salita andando verso il Passo del Tonale. Un piccolo riscaldamento prima di oltre 70 km sempre sostanzialmente in discesa prima delle vere difficoltà altimetriche di giornata, inaugurate dalla salita di Palù di Giovo che, nonostante sia un terza categoria, regala pendenze assai aggressive con un picco del 13%.

Altri 35 chilometri di ulteriori saliscendi, e poi arriva il Passo del Vetriolo: primi 1600 metri morbidi, poi come un pugno nello stomaco la strada si inerpica improvvisamente al 12% per poi alternarsi tra il 7 ed il 9% fino alla vetta. Finita? Per nulla, perché c’è il Menador: 8 chilometri per cuori forti, con pendenze medie nella prima parte attorno al 9% mentre nella seconda si sale attorno all’11%, con il tornante ad un chilometro dallo scollinamento che tocca il 15%.

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A mescolare le carte ci sarà il meteo: per quanto previsto al giorno d’oggi: le temperature non dovrebbero calare di troppo, rimanendo attorno ai 14-15 gradi, ma sono previsti molti banchi di nubi e nel finale potrebbe anche scendere qualche bello scroscio d’acqua, che potrebbe rendere il finale in discesa ancor più insidioso. Ne vedremo delle belle, molto probabilmente scopriremo qualcosa di più di questo Giro alla ricerca di un padrone.

Foto: LaPresse