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Giro d’Italia 2022: chi parteciperà? Carapaz e Yates i favoriti, Van der Poel e Valverde a caccia di tappe

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Mancano ormai solo tre giorni alla grande partenza dell’edizione numero 105 del Giro d’Italia. La Corsa Rosa prenderà il via da Budapest, Ungheria, venerdì 6 maggio e resterà in territorio magiaro per tre tappe, prima di sbarcare in Sicilia. 21 tappe con tantissima montagna e pochissimi chilometri a cronometro decideranno il prossimo vincitore del Trofeo Senza Fine.

Nonostante il Tour de France continui ad attirare i migliori corridori al mondo, “rubando” qualche nome importante alla startlist del Giro, non mancheranno le stelle in questa edizione. La lista dei candidati alla vittoria finale è piuttosto ricca, come accade spesso quando manca un favorito assoluto.

Bookmakers ed addetti ai lavori vedono come principale candidato alla vittoria Richard Carapaz. L’ecuadoriano, già vincitore nel 2019, sembra avere tutte le carte in regola per completare la sua doppietta personale, nonostante un inizio di stagione che al netto della vittoria di tappa in Catalogna, non è stato di certo esaltante. Una delle grandi armi per lui sarà di certo la squadra, la INEOS porterà al Giro un cast di supporto che vedrà nomi come Richie Porte e Pavel Sivakov al servizio del campione olimpico di Tokyo.

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Il principale rivale per Carapaz è probabilmente Simon Yates. Il britannico ha un rapporto speciale con il Giro d’Italia, teatro di alcune delle sue vittorie più esaltanti, ma anche di grandissime delusioni. Il capitano della BikeExchange Jayco viene da una Vuelta Asturias in cui ha letteralmente dominato due frazioni, prendendosi una “giornata di riposo” che gli è costata la generale. Chissà che questa possa essere la volta buona per lui.

Tra i favoriti è d’obbligo menzionare anche Joao Almeida. Il portoghese ha grande feeling con il Giro, corsa che l’ha consacrato come candidato credibile per la vittoria in un grande giro. Potrebbe pagare i pochi chilometri a cronometro, ma staccarlo in salita non sarà facile.

La lista comprende inoltre un piccolo gruppo di “eterni incompiuti”, capitanato da Mikel Landa e Miguel Angel Lopez. Due talenti purissimi in salita, che non sono mai riusciti ad andare oltre un podio nei grandi giri. Il percorso con pochi chilometri a cronometro e tanta salita dura potrebbe fornire loro un’occasione più unica che rara.

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Tantissimi gli outsider che guarderanno con un occhio la classifica generale e con l’altro qualche vittoria di tappa. Su tutti lo spagnolo Pello Bilbao, sulla carta braccio destro di Landa, ma pronto a prendere le redini se il connazionale non dovesse essere performante. Da verificare la condizione di Tom Dumoulin, vincitore nel 2017, che partirà come uno dei tre capitano per la Jumbo-Visma insieme a Tobias Foss e Sam Oomen. Poi ancora Jai Hindley, Romain Bardet, Hugh Carthy, Guillaume Martin e ovviamente i nostri Vincenzo Nibali e Lorenzo Fortunato. Il primo non ha ormai più nulla da dimostrare e potrà correre libero in una Astana che ha in Lopez il capitano designato, mentre il secondo correrà per la prima volta un grande giro con ambizioni di classifica.

Non solo uomini di classifica ad illuminare il “red carpet” del Giro. Farà quest’anno il suo esordio alla Corsa Rosa una delle stelle più brillanti del panorama ciclistico internazionale: Mathieu Van der Poel. Il neerlandese ha esplicitamente detto di voler provare a portare a termine la corsa e di aver messo nel mirino la prima Maglia Rosa, che verrà assegnata dopo uno strappo di 5 km al termine della prima tappa. Lo stesso pensiero potrebbe averlo fatto Alejandro Valverde. Il mitico spagnolo, all’ultima stagione in carriera, vorrà sicuramente provare a lasciare il segno in quella che è soltanto la seconda partecipazione al Giro.

Tra i nomi più altisonanti nella lista dei partecipanti troviamo anche quelli di alcuni dei migliori sprinters al mondo. Su tutti Mark Cavendish e Caleb Ewan, entrambi plurivincitori al Giro d’Italia. Con loro anche Arnaud Demare, Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. Infine, sarà presente al via della Corsa Rosa anche una delle stelle emergenti del ciclismo, l’eritreo Biniam Girmay che, dopo la vittoria alla Gent-Wevelgem è diventato uno dei volti più riconoscibili del gruppo.

Foto: LaPresse

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