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Giovanni Malagò sottolinea sull’esclusione degli atleti russi e bielorussi: “Crea imbarazzo, ma fa parte delle sanzioni del CIO”

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Ogni giornata della nostra quotidianità è scossa dalle notizie che arrivano dall’Ucraina, dove la guerra purtroppo si è presa la scena già da diverse settimane. Le paure e le tensioni del conflitto stanno avendo delle ripercussioni inevitabili anche nel mondo dello sport.

E’ nota la decisione da parte del CIO di escludere atleti russi e bielorussi dalle competizioni di massima rilevanza e non proprio per dare un segnale chiaro rispetto all’agire del Governo guidato da Vladimir Putin. Linee guida che sono state seguite anche da altri, vedi l’ultimo caso di Wimbledon.

Da capire quale sarà il comportamento in Italia rispetto alla partecipazione di sportivi russi e bielorussi nel nostro Paese. Il pensiero, ad esempio, va agli Internazionali d’Italia di tennis ormai imminenti. Da questo punto di vista, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha sempre manifestato una posizione conforme a quanto stabilito dal Comitato Olimpico Internazionale.

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Tornato sulla questione, a margine dell’evento a Norcia “Lo sport per la Valnerina”, il n.1 dello sport italiano ha ulteriormente sottolineato: “Agli appuntamenti sportivi ci arriviamo con una situazione drammatica, l’esclusione degli atleti russi e bielorussi crea comunque imbarazzo e complicazioni, ma fa parte delle sanzioni che il CIO ha ritenuto giusto applicare per non aver rispettato la tregua olimpica durante le Olimpiadi e Paralimpiadi di Pechino“, le affermazione di Malagò.

A questo punto non resta che attendere ulteriori evoluzioni su un contesto molto complicato.

Foto: LaPresse