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ATP Madrid, Lorenzo Musetti ringrazia la pioggia e supera Ilya Ivashka in rimonta

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Lorenzo Musetti è al secondo turno del Masters1000 di Madrid. Il ragazzo di Carrara, numero 63 delle classifiche mondiali, ha bisogno di tre set per superare il bielorusso Ilya Ivashka con il punteggio di 2-6 6-3 7-5; dopo un avvio zeppo di errori, l’azzurro può ringraziare la pioggia che, abbattutasi sulla capitale spagnola alla fine della prima frazione, cambia l’inerzia della partita. Per lui ora uno tra Reilly Opelka e Sebastian Korda.

Facile riassumere la prima frazione: per Lorenzo tutto ciò che può non funzionare, non funziona. L’allievo di Simone Tartarini non riesce a sentire bene la palla, e ciò lo costringe a giocare molto lontano dalla rete; il tutto viene incontro ad Ivashka, che diventa immediatamente padrone del campo e vince la prima frazione senza colpo ferire con un perentorio 6-2.

Subito dopo arriva la pioggia, che interrompe la sfida per più di un’ora: al rientro in campo la partita è molto rapida per i primi cinque giochi, con i due giocatori che lasciano le briciole in battuta. Musetti appare assai più centrato rispetto alla prima frazione e con un paio di lampi, tra cui uno spettacolare rovescio, si regala delle occasioni per il break che arriva con un passante da spellarsi le mani.

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L’occasione non viene però sfruttata, perché arrivano un paio di errori pesanti, vedi uno smash mandato fuori di metri, ed Ivashka recupera immediatamente. La qualità del ragazzo di Carrara però è tornata ad alti livelli e va subito all’attacco: altro break conquistato e partita portata al terzo set.

Che, dopo un momento di impasse, pare prendere la strada della Bielorussia: due errori di Lorenzo permettono al suo avversario di potersi involare sul 4-2 e servizio, ma il ragazzo di Carrara si riscatta per tempo e con due passanti rimette tutto in equilibrio. Ivashka subisce il contraccolpo psicologico, acuito da un altro passante di rovescio di Musetti: nell’undicesimo gioco arriva il break decisivo, concretizzato da un gran turno di servizio suggellato da un dritto lungolinea che significa il successo.

In un match in cui l’azzurro ha vinto un punto in meno rispetto al suo avversario (88 a 87), riesce comunque a colmare il gap di 12 lunghezze che si era creato al termine della prima frazione, mentre riesce ad essere molto più incisivo in risposta (26 punti su 29 dal secondo set in poi).

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI