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MotoGP, il mercato comincia a ribollire. Enea Bastianini e Fabio Quartararo gli oggetti del desiderio in ottica 2023

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Come d’abitudine l’arrivo della primavera coincide anche con l’avvio del mercato piloti di MotoGP, che in vista del 2023 si annuncia particolarmente frizzante. Infatti i centauri con un contratto già firmato per l’anno prossimo si contano sulle dita di una mano. A parte Marc Marquez, Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli e Brad Binder, legati da accordi pluriennali con i rispettivi team attuali, tutto il resto è ancora da decidere. Andiamo allora a fare il punto della situazione, allo scopo di capire quali scenari potrebbero concretizzarsi.

Negli ultimi giorni si fa un gran parlare di Jorge Martìn. Più di una fonte afferma Ducati avrebbe già deciso di promuovere il ventiquattrenne spagnolo nel proprio factory team, dove andrebbe a prendere il posto di Jack Miller. Una voce indirettamente confermata dallo stesso australiano, che dal canto suo ha già dichiarato di non aver alcun problema a fare il proprio ritorno nel Team Pramac, con il quale ha già corso dal 2018 al 2020. Insomma, ci sarebbe uno scambio di selle in vista tra il madrileno e il ventisettenne del Queensland? L’operazione avrebbe la sua logica. Martìn otterrebbe la promozione a cui ambisce e consentirebbe a Ducati, che su di lui ha puntato con decisione da tempo, di blindarlo, evitando possa trasferirsi altrove. Al tempo stesso Miller si ritroverebbe in un ambiente conosciuto, nel quale si è espresso bene. Peraltro la moto di fatto non cambierebbe per nessuno dei due, in quanto entrambi avrebbero comunque la possibilità di usufruire di una GP23 ufficiale.

A proposito di GP23 ufficiale, l’anno prossimo ne avrà una anche Enea Bastianini? Montare in sella a una Desmosedici analoga a quella di Bagnaia, Martìn e Miller potrebbe essere una delle condizioni in grado di trattenere il ventiquattrenne riminese, autentica rivelazione di inizio 2022, nell’orbita Ducati. Il rischio, per la Casa di Borgo Panigale, è che la Bestia possa trasferirsi altrove, attratto da eventuali allettanti offerte. Non è un mistero che Honda abbia messo gli occhi sul Campione del Mondo 2020 della Moto2, seppur come “Piano B” nel caso non vada in porto l’operazione Quartararo.

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Già, ormai è evidente come HRC voglia mettere in piedi un tandem stellare, affiancando il ventitreenne francese a Marquez, anche perché i problemi di salute del ventinovenne spagnolo si stanno moltiplicando. Avere un team a due punte sarebbe una garanzia di successo e consentirebbe all’Ala di uscire dalla Marquez-dipendenza che la caratterizza dal 2018. Resta da capire cosa deciderà di fare El Diablo, perché Yamaha non sarà il massimo, ma anche la RC213V in questo momento non scoppia di salute. Peraltro, trasferirsi in HRC significherebbe perdere lo status di numero 1 indiscusso di cui gode attualmente.

Dal canto suo, la Casa di Iwata non sembra potersi permettere di perdere Quartararo, poiché i soluzioni interne non se ne vedono (difficile pensare a Dovizioso o Darryn Binder quali sostituti di Fabio) e potrebbe faticare ad attrarre qualche altro top rider tra le proprie fila. Il rischio, nel caso il francese opti per abbracciare una nuova avventura, è quello di dover ripiegare su scelte effettuate di rimessa. Dal canto suo anche Suzuki strizza l’occhio al transalpino e, pur di averlo, sarebbe anche disposta a sacrificare uno tra Alex Rins e Joan Mir. Quale dei due è però difficile a dirsi. Se lo scenario dovesse concretizzarsi, lo spagnolo silurato potrebbe accasarsi proprio in Yamaha.

Poi c’è Aprilia. Sono già cominciate le discussioni per rinnovare il contratto di Aleix Espargarò, che però ha fatto sapere tramite il proprio manager di essere “deluso” dall’offerta iniziale. È ancora molto lunga, ma di certo c’è che la Casa di Noale godrebbe di un appeal sul mercato differente rispetto al passato, in virtù di una competitività accresciuta. Dal canto suo Ktm sembra vivere nella propria dimensione, effettuando scelte seguendo il proprio binario.

Insomma, la griglia di partenza 2023 è ancora tutta da stabilire, ma è evidente come i fattori principali per determinarla siano principalmente due, ovverosia le scelte di Quartararo e Bastianini. Tutto il resto rischia di essere una mera conseguenza, compreso il futuro di centauri del calibro di Maverick Viñales, Johann Zarco, Pol Espargarò e Miguel Oliveira, oltre che di tutti gli altri italiani.