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Golf, Augusta Masters 2022, Scottie Scheffler: “Non potrei chiedere di meglio”. Sergio Garcia: “Oggi sembrava di combattere con Canelo”

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Dopo la conclusione del secondo giro al Masters 2022, Scottie Scheffler è ben più che soddisfatto. L’americano ora numero 1 del mondo è anche il maggior candidato alla vittoria finale all’Augusta National: il suo -8, con cinque colpi di vantaggio, è qualcosa che difficilmente si sarebbe previsto alla vigilia.

Queste le parole del leader rilasciate a GolfDigest: “Mi sento come se il mio gioco sia messo bene. Ho fatto un buon lavoro facendomi strada sul campo negli ultimi due giorni. Come detto, mi sono preparato il più possibile. Ho lavorato molto duro nell’off season e mi sono messo ora in una posizione per vincere questo torneo. E non potrei chiedere di meglio, dopo 36 buche“.

E poi: “Quando ho visto che avevo preso il comando a un certo punto, oggi, il mio primo pensiero è stato quello di continuare a cercare di costruire la leadership, semplicemente penso che sto giocando bene“. Sul vento: “Sembrava di star combattendo“. Ritornando sulla leadership: “E’ bello costruirsi un po’ di vantaggio, ma non ci penserò molto stanotte. Mi sono messo in condizione di giocar bene e vincere, ed entrando nel terzo giorno approccerò il giro semplicemente come ho fatto oggi, concentrandomi sui miei colpi e sperando per il meglio“.

Le condizioni di gioco sono state il tema di una simpatica dichiarazione di Sergio Garcia. Lo spagnolo si è espresso in questi termini: “Non so, non so. Penso di aver giocato piuttosto bene. Ho fatto 74. Ma sento come se avessi fatto 86. Non so. Sembrava che avessi combattuto 10 round con Canelo. Sì, è stata dura“.

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Gli fa eco Matt Fitzpatrick. Così l’inglese: “Il vento è da tutte le parti. Va a raffica, e poi non c’è vento, e, sì, è folle. Difficile da descrivere. Devi provarlo. Difficile perché puoi fare un gran colpo e poi di botto prendi una raffica, e sembri un dilettante“.

Patrick Reed (USA): “Sì, è stata una sfida oggi. Il vento era forte, e c’erano raffiche, ed era vorticoso, e penso che questo faccia difficile questo posto. Se resta consistente, allora è ok. Il vento può andare da una parte, ma se colpisce quegli alberi, torna indietro, e senti qualcosa di totalmente differente dove sei”. Anche Collin Morikawa dice la sua: “Il vento non rende le cose facili. Si deve tirare a indovinare, c’è più che altro da credere in quello che fai, ma è strano“.

Foto: LaPresse