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Formula 1

F1, nessun aggiornamento per la Ferrari a Imola? “La calma è la virtù dei forti”. Red Bull, invece, costretta a rischiare

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Il Mondiale di F1 ha già mandato in archivio tre gare, i cui grandi protagonisti sono stati Charles Leclerc e la Ferrari. Grazie a due vittorie e a un secondo posto, il monegasco ha raccolto 71 punti su un massimo teorico di 78. Il ventiquattrenne del Principato domina la classifica iridata poiché l’unico avversario in grado di infastidirlo sul piano della prestazione pura, ovvero Max Verstappen, ha sì vinto un GP, ma si è dovuto ritirare negli altri due. In particolare ha colpito la competitività della F1-75, che ha consentito alla Scuderia di Maranello di tornare in auge dopo anni difficili. La Rossa si è difatti guadagnata la palma di monoposto migliore di inizio 2022.

Il prossimo weekend si corre a Imola. Dunque, dopo aver gareggiato in Medio Oriente e in Australia, il Circus mette piede in Europa. Per molti team, il Gran Premio di Emilia Romagna rappresenta l’occasione in cui introdurre aggiornamenti significativi sulle proprie vetture. Per esempio la Red Bull, principale concorrente del Cavallino Rampante, ha da tempo annunciato una decisa evoluzione per l’appuntamento del 22-24 aprile. Da settimane si sta lavorando su una cosiddetta “cura dimagrante”, allo scopo di rendere più leggera la RB18, che tra i suoi mali soffre di sovrappeso. La monoposto di Milton Keynes dovrebbe perdere tra i 7 e gli 8 kg, che a seconda dei tracciati dovrebbero tradursi in un guadagno di 2 o 3 decimi al giro. Peraltro Adrian Newey starebbe lavorando anche sull’aerodinamica, con l’obiettivo di rendere più equilibrata una vettura sicuramente molto veloce, ma di cui si fatica a sfruttare appieno il potenziale.

Pertanto Red Bull lancerà una decisa offensiva, a cui però la Ferrari non sarebbe intenzionata a rispondere immediatamente. A Maranello si seguono tempistiche diverse, più dilatate e ragionate, indotte dai connotati della tappa di Imola. Il GP di Emilia Romagna prevede infatti una Sprint Race. Questo significa che vi sarà una sola sessione di prove libere prima delle qualifiche del venerdì. Sarà fondamentale trovare subito il giusto set-up, perché è risaputo come Imola sia un tracciato dove è complesso sorpassare. Dunque si è optato per un approccio più cauto, evitando di stravolgere la vettura proprio in un fine settimana con un tempo di prove ridotto.

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Questo non significa che la F1-75 sarà totalmente identica a quella vista nei primi tre GP. Una novità dovrebbe comunque esserci. Nella free practice del venerdì entrambe le Rosse dovrebbero essere dotate del nuovo diffusore già testato da Leclerc nella FP1 di Melbourne. Il pezzo è stato pensato per migliorare la resistenza aerodinamica e ridurre il marcato porpoising evidenziato dall’ultimogenita del Reparto Corse. Un piccolo aggiornamento, quindi, ma niente di rivoluzionario.

È una filosofia comprensibile e, tutto sommato, condivisibile. D’altronde sono gli altri a inseguire, la Ferrari gode di un’invidiabile posizione di forza. Ci si può permettere di lavorare con calma, senza affanno. Chi ha fretta è la Red Bull, conscia di dover reagire a una situazione tutt’altro che ideale. Per questo il Drink Team è costretto a prendersi un rischio, aggiornando in maniera sostanziale la propria vettura in un weekend non certo ideale per farlo.

Non è un caso che anche la Mercedes, ancora più in difficoltà, abbia optato per la calma. La W13 ha tante magagne da risolvere e andare per tentativi non avrebbe senso, soprattutto in un fine settimana con un’ora di prove libere in meno. Le Frecce d’Argento in versione “B” dovrebbero esordire solo nel GP di Spagna di fine maggio, proprio quello in cui anche la Ferrari pianifica di introdurre la prima evoluzione significativa sulla F1-75, a meno che i riscontri sulla nuova parte ibrida non siano così buoni da decidere di farla esordire a Miami. Insomma, a Imola il Cavallino Rampante si presenterà con monoposto rodate. “If it works, don’t fix it” dicono negli Stati Uniti, ovvero “Se funziona, non toccarlo”; e la Rossa del 2022 sta funzionando alla grande.

Foto: La Presse