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Ciclismo su pista, l’Italia (senza Filippo Ganna) cede alla Gran Bretagna e sarà nella finale per il 3° posto in Nation Cup

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Un pomeriggio per nulla dolce per l’inseguimento individuale italiano. Dopo la nazionale femminile, anche quella maschile manca l’accesso alla finale per il primo posto nel primo appuntamento di Nations Cup in quel di Glasgow, venendo battuta dalla Gran Bretagna di Charlie Tanfield, Ethan Vernon, Oliver Wood e Britton Rhys; il treno azzurro ha però dovuto fare a meno del suo vagone principale, Filippo Ganna.

L’uomo della Ineos-Grenadiers non ha infatti partecipato alla sfida contro i britannici, tenuto a riposo per ricaricarsi dopo la Parigi-Roubaix dopo aver ottenuto la sicurezza di poter partecipare ai Mondiali (era obbligatorio partecipare almeno a un evento della Nations Cup), con il suo posto preso da Michele Scartezzini; assieme all’assenza di Jonathan Milan, anche lui ‘risparmiato’, c’erano quindi soltanto Francesco Lamon e Simone Consonni tra i medagliati delle ultime Olimpiadi, assieme all’iridato Liam Bertazzo.

Se l’assenza di Milan era tamponabile, quella contemporanea di Ganna ha normalizzato il quartetto azzurro, che per tre chilometri ha resistito toccando i cinque decimi di vantaggio al terzo chilometro. Negli ultimi mille metri però gli azzurri sono scoppiati chiudendo in 3:52.311, lasciando dunque campo libero ai britannici che si giocheranno la prima piazza contro la Francia.

Ciclismo su pista, l’Italia cede di un soffio alla Gran Bretagna: quartetto femminile in finale per il 3° posto in Nations Cup

Un tempo alto per gli standard azzurri, che per poco non gli faceva perdere la finalina per il terzo posto contro la Danimarca, che se l’è giocata contro i transalpini chiudendo in 3:50.825. La Germania, vincitrice della seconda batteria, aveva infatti chiuso in 3:53.491.

Foto: Federciclismo