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Sci alpino, pagelle discesa Kvitfjell: Nicolò Molteni, qualcosa si muove tra i giovani azzurri. Bravo Bosca

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Niels Hintermann ha estratto il coniglio dal cilindro sulle nevi norvegesi di Kvitfjell e con il pettorale 39 Cameron Alexander è riuscito ad eguagliare il tempo dello svizzero per un’incredibile vittoria ex-aequo. L’Olympiabakken consacra il talento di Bülach ed il giovane canadese, capaci di imporsi su una schiera di nomi di tutto rispetto capeggiata dall’austriaco Matthias Mayer e dallo svizzero Beat Feuz, rispettivamente terzo e quarto. Il migliore degli azzurri è Guglielmo Bosca, nono.

PAGELLE DISCESA MASCHILE KVITFJELL 2022

Dominik Paris, voto 6,5: bene ma non benissimo. La gara di “Dommen” è iniziata ad handicap con la perdita dell’impugnatura subito dopo lo start, poi qualche bel passaggio alla Paris che tuttavia non gli ha consentito di lottare per la vittoria. Il potenziale e la condizione fisica ci sono, eppure le lacune tecniche restano evidenti: l’altoatesino scia bene solo per alcune sezioni di gara.

Guglielmo Bosca, voto 7,5: complice una pista che è andata via via velocizzandosi arriva il miglior piazzamento della carriera per il milanese d’origine, bravissimo a cogliere l’occasione propiziata dal manto nevoso. Se le condizioni saranno le stesse anche domani, si può sognare in grande. L’Italia ha bisogno come il pane di nomi nuovi, anche se Bosca non è giovanissimo.

Aleksander Aamodt Kilde, voto 8: ottima prova da parte del padrone di casa, relegato suo malgrado in quinta piazza per una manciata di millesimi. Domani andrà all’attacco con il proposito di vendicare l’esclusione dal podio, ma i punti persi oggi potrebbero rivelarsi fatali per le sue ambizioni nella graduatoria dedicata.

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Beat Feuz, voto 8,5: il neo Campione Olimpico della disciplina non si è adagiato sugli allori dopo l’acuto ai Giochi sfiorando la sua prima vittoria sul pendio norvegese. Una vecchia volpe Beat Feuz, che ritorna prepotentemente in lizza per il globo di cristallo e va a tre lunghezze dal pettorale rosso di leader della disciplina: potrebbe arrivare la quinta coppa di specialità consecutiva, un risultato che avrebbe del clamoroso.

Matthias Mayer, voto 9: l’austriaco non si smentisce mai e quando si tratta di tirar fuori gli artigli è sempre in prima linea. Pochi centesimi lo separano dal successo, ma l’obiettivo di tenersi alle spalle Feuz e Kilde è compiuto: Mayer diventa ufficialmente il terzo incomodo nella sfida per il primato tra le porte larghe.

Niels Hintermann, voto 10: prima vittoria di peso in Coppa del Mondo ad opera del giovane fuoriclasse svizzero, già sul gradino più alto del podio in una pazza combinata di cinque anni fa. Odermatt a parte è lui il prospetto di maggior interesse nel panorama sciistico elvetico, l’impressione è che il trionfo odierno sia solo il primo di una lunga serie.

Cameron Alexander, voto 10: quando i fotografi avevano ormai terminato gli scatti di rito ecco che arriva l’uomo che non ti aspetti. Cameron Alexander, ventiquattrenne originario della Columbia Britannica, strabilia tifosi e addetti ai lavori con il pettorale 39 e raggiunge un risultato del tutto impronosticabile alla vigilia. Che si tratti di un fuoco di paglia o di uno sciatore che troverà continuità ad alti livelli non è dato saperlo, per quanto fatto oggi merita comunque una valanga di elogi.

Nicolò Molteni, voto 7: sfrutta al meglio l’occasione e agguanta un 14° posto importantissimo per il morale, chiaramente suo miglior risultato in Coppa del Mondo. E’ l’unico giovane (23 anni) su cui l’Italia può contare in questo momento in discesa. C’è tanto da lavorare, ma il tempo non manca verso Milano-Cortina 2026.

Foto: Lapresse