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‘Saranno Campioni’: Luca Nardi, un 2003 completo. Sulle orme di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti

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Chi c’è alle spalle di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti nel tennis azzurro? La profondità del movimento italiano giovanile non ha probabilmente eguali nel mondo attualmente. Luca Nardi, nato a Pesaro il 06/08/2003 (70 Kg x 185 cm), è una dimostrazione di questa affermazione. Nardi è forse il prospetto più luminoso della sua generazione in Italia, nonché uno dei più promettenti del tennis mondiale.

Rovescio bimane, dopo una carriera breve ma intensa nel circuito juniores ITF (è arrivato come best ranking fino al numero 17 del mondo e come massimo risultato in uno Slam il terzo turno del Roland Garros juniores 2019), il pesarese ha esordito prestissimo nel circuito dei più grandi: già a 15 anni Nardi ha avuto modo di debuttare nel circuito Futures, raggiungendo i quarti di finale nel suo primo torneo disputato. In questo circuito ha vinto il suo primo torneo a Sharm el Sheikh. Poi altri due Futures vinti a Madrid e Genova.

Luca ha esordito a livello Challenger nel 2020 a Trieste, e nello stesso anno è arrivata anche la gioia dell’esordio nel circuito principale a soli 16 anni, con la wild card concessagli dal torneo ATP di Anversa per il tabellone principale. Il 2021 è stato sicuramente l’anno della sua esplosione, coinciso con l’arrivo del nuovo allenatore Francesco Sani e il ritorno nel suo staff del coach Federtennis Claudio Galoppini. E l’inizio di questo nuovo anno è stato veramente esplosivo, aggiudicandosi il suo primo torneo Challenger (Forlì) ai primi di gennaio (terzo italiano più precoce della storia in riuscirci, dopo Sinner e Pescosolido).

Quali sono i punti di forza di Nardi? A livello tecnico il pesarese ha un talento sconfinato, espresso nella sua facilità e apparente semplicità nel colpire la palla da fondocampo. Il colpo migliore di Nardi è sicuramente il rovescio, con cui trova grande profondità e velocità a qualsiasi altezza di palla. Possiede anche un ottimo dritto ed è capace di grandi accelerazioni. In parole spicciole, è un giocatore completo che può stare vicino come lontano dalla linea di fondo e trova tutti gli angoli. Forse la principale debolezza del suo gioco attuale è quella dei piedi, spesso troppo pigri nella ricerca di palla e che non gli permettono di preparare il colpo in maniera efficace.

Fin dove potrà spingersi Luca Nardi in questa stagione? Attualmente il 18enne è al numero 276 del ranking ATP, un risultato che lo rende il numero tre del mondo fra i nati nel 2003, dietro Carlos Alcaraz e Holger Rune, entrambi più vecchi di qualche mese. E non solo: nella race to Milan (Next Gen) in questo momento Nardi è al numero 10 (qui troviamo ben 3 italiani, con Sinner al secondo posto e Musetti al quinto). Si spera che tra i prossimi Challenger e qualche wild card concessa nei tornei ATP, l’azzurro possa compiere un balzo in classifica che lo porti a poter disputare, specialmente a fine stagione, le qualificazioni di uno Slam.

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Maurizio Contino

Foto: MEF/Tennis Event