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Nuoto, International Swimming League posticipata al 2023 per la guerra in Ucraina

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Le ripercussioni del conflitto tra Russia ed Ucraina continuano a manifestarsi anche in ambito sportivo. A farne le spese è il nuoto, già penalizzato dalla cancellazione dei Mondiali in vasca corta di Kazan e costretto a privarsi adesso dell’International Swimming League 2022, posticipata all’anno venturo.

La rassegna sarebbe iniziata il 3 giugno con la finale prevista per il 22 dicembre. Erano ben 24 le squadre iscritte al campionato, istituito nel 2018, purtroppo bisognerà aspettare molti mesi prima di consolarsi con la nuova edizione. Questo il comunicato pubblicato dall’ISL sul suo sito web:

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“La guerra in Ucraina è una tragedia, avendo distrutto vite, famiglie e case. Molti dei nostri colleghi dell’ISL rimangono tuttora intrappolati a Kiev e il conflitto sembra destinato a continuare nel prossimo futuro. Alla luce di questa situazione di forza maggiore, non possiamo, in buona fede nei confronti dei nostri nuotatori e dei nostri tifosi, impegnarci ad ospitare eventi nel 2022. Pertanto, abbiamo preso la difficile decisione di posticipare la quarta stagione al 2023”.

I nuotatori sono stati informati della decisione in una lettera, che chiariva come l’organizzazione intende saldare i pagamenti in sospeso degli atleti. Ricordiamo inoltre che gli esponenti di Russia e Bielorussia sono stati esclusi dalle manifestazioni internazionali della FINA, a cominciare dai Mondiali di Budapest in programma dal 18 giugno al 3 luglio.

Foto: Lapresse