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MotoGP, inizio di Mondiale in salita per Francesco Bagnaia. Le Ducati non ufficiali vanno più forte del team factory

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E’ calato il sipario sul primo time-attack del Mondiale 2022 di MotoGP. Sul tracciato di Lusail (Qatar) si era in attesa di capire: reazione Ducati dopo lo show di Suzuki e Honda del day-1?

Ebbene, la risposta c’è stata, ma non dai piloti che ci si aspettava. Nei fatti, ai primi due posti delle qualifiche odierne, troviamo lo spagnolo Jorge Martin (Team Pramac), dotato di una GP22, e un eccellente Enea Bastianini (Gresini Racing), in piazza d’onore con una GP21.

Alla prova dei fatti il piazzamento del Team Factory di Borgo Panigale è quello di quarto posto con l’australiano Jack Miller e soprattutto di un nono con Francesco Bagnaia. Oggettivamente, sottotono la prestazione di “Pecco” se si tiene conto non solo del posizionamento dei suoi compagni di marca, ma anche di quello dei rivali. In particolare, il terzo posto dello spagnolo Marc Marquez, considerando l’ottimo passo dimostrato nella FP4 sulla RC213V, mette decisamente in salita la gara domenicale per il centauro piemontese.

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L’impressione è che nel Team Factory, specialmente nel box di Bagnaia, non si sia trovata la quadra di una moto curata dal punto di vista aerodinamica e con il motore estremamente potente, ma non ancora bilanciata come invece lo è la GP21 di Bastianini. Può sembrare paradossale, ma evidentemente per gli uomini di Borgo Panigale il tempo a disposizione nei test non è stato sufficiente per mettersi a posto e quindi puntare al bersaglio grosso già dal Qatar.

Sono sensazioni che, magari, potrebbero essere smentite domani, ma per l’appunto in una MotoGP sempre più livellata verso l’alto in cui si gioca tutto sul centesimo rimontare non è cosa facile, pur se ci fosse piena consapevolezza nel passo in prospettiva domenicale.

Foto: MotoGP.com Press