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MotoGP, Ducati: cosa è successo? Il vantaggio tecnico di fine 2021 sembra già dissolto

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Suzuki e Honda performanti e la Ducati non come ce la si poteva aspettare: è questa la risposta della pista al termine del day-1 di Lusail (Qatar), sede del primo round del Mondiale 2022 di MotoGP.

La Rossa, che tutti attendevano come grande riferimento della categoria per gli eccellenti riscontri della seconda parte del 2021, sembra un po’ in difficoltà, probabilmente anche sorpresa dallo step evolutivo compiuto dalle moto di Tokyo e Hamamatsu, considerando come quest’ultima sia cresciuta in termini di velocità massima e conservi intatta l’eccellente guidabilità.

Il prototipo di Borgo Panigale è assolutamente un gioiello di tecnica, tenendo conto della nuova carena e della soluzione dell’abbassatore anche sull’anteriore al fine di migliorare la stabilità e la prestazione in senso stretto dalla moto. Una modifica contestata dai concorrenti perché ritenuta non conforme al regolamento per la sicurezza.

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La domanda però è: che cosa c’è che non va? Come dichiarato dallo spagnolo Jorge Martin, la Rossa fatica in accelerazione nel mettere a terra i cavalli in uscita dalle curve. Trazione lacunosa, annessa quindi a problemi di natura elettronica su cui la scuderia di Borgo Panigale deve lavorare. In sostanza, lo step compiuto sulla potenza del propulsore rende difficile la guidabilità per l’erogazione scorbutica.

Da qui si comprende che, mentre gli altri siano riusciti a mettere insieme i nuovi pezzi del puzzle decisamente in fretta, nel team italiano c’è bisogno di più tempo. Vedremo se nel corso del weekend si troveranno delle soluzioni rispetto alle criticità citate.

Foto: MotoGP.com Press